mercoledì, gennaio 27, 2010
Alla ricerca di nuove rotte, primo barcone di migranti nell'isola francese

PeaceReporter - Il tema dei migranti ha sempre più un peso politico determinante. L'episodio dei disperati curdi sbarcati in Corsica ieri ha offerto un nuovo spunto di riflessione. Il presidente francese Nicholas Sarkozy, intervistato dal telegiornale di Tf1 delle 20, quello più seguito Oltralpe, ha ritenuto di dover 'tranquillizzare' i cittadini. Sarkozy minaccia: "Non lascerò la Francia disarmata di fronte al fenomeno degli sbarchi di clandestini come quelli che ha conosciuto l'Italia", ha commentato Sarkozy, rispondendo alle domande del giornalista che gli chiedeva conto dello sbarco, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì 22 gennaio scorso. Una frase forte, che diventa un po' ridicola di fronte ai numeri, che non mentono mai. Su una spiaggia di una riserva naturale in Corsica, tra Bonifacio e Pianottoli-Caldarello, all'estremità meridionale dell'isola, è giunto un barcone con 124 migranti: 57 uomini, 29 donne e 38 bambini, che affermano essere curdi della Siria. Le parole di Sarkozy sembrano destinate a un assalto di massa alla sicurezza francese. All'intervista è seguito un faccia a faccia tra il presidente francese e undici cittadini comuni, nel tentativo di spiegare la politica dell'Eliseo in vista delle elezioni regionali di marzo.
Il partito Ump di Sarkò, come lo chiamano i media d'Oltralpe, non è accreditato di sondaggi eccellenti, ed ecco che i migranti tornano buoni per la politica interna. In passato mai uno sbarco di migranti era avvenuto in Corsica e l'opinione pubblica transalpina è rimasta colpita dalla novità. Perchè non sfruttarla, avrà pensato Sarkò?

Tolleranza zero. "Lo dico molto semplicemente: noi curiamo queste persone, le rifocilliamo, le confortiamo, ne stabiliamo la provenienza e le riportiamo a casa loro. Perché se non facciamo così - ha spiegato Sarkozy - le organizzazioni criminali del mondo intero arriveranno alla conclusione che si può fare sbarcare tutta la povera gente sulla spiagge francesi". Sarkozy si è poi scagliato contro i trafficanti: "Sono schiavisti e assassini, che usano la miseria umana e sbarcano sulle coste della Francia degli sfortunati con i loro bambini, criminali che chiedono alle loro vittime di buttare i telefonini e i documenti in modo che non si sappia da dove vengono". Neanche una parola, però, sul fatto che i trafficanti di esseri umani basano il loro business criminale sulle leggi europee che rendono impossibile per un ragazzo africano o di altri paesi poveri ottenere un visto normale.
Le autorità francesi, intanto, hanno iniziato a trasferire in alcuni centri di accoglienza della Francia metropolitana i 124 clandestini scoperti venerdì in Corsica. Ad Ajaccio è stata aperta un'inchiesta per fare luce su questo sbarco senza precedenti. Sul luogo dello sbarco sono state rinvenute tracce di un accampamento, che fanno pensare a uno sbarco anteriore al ritrovamento.
I migranti hanno presentato ricorso contro i provvedimenti di espulsione e ieri i giudici della libertà ne hanno rilasciati 94, vista "l'assenza di qualsiasi quadro giuridico" che ne giustificasse la detenzione. La sentenza, però, non cita il quadro politico che si muove su logiche differenti.

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