venerdì, gennaio 22, 2010
Una donna di 84 anni è stata estratta viva dalle macerie a dieci giorni dal sisma. Ha 84 anni, è haitiana e si chiama Marie Carida Roman l'anziana estratta viva oggi dalle macerie a Port-au-Prince. Lo riferisce l'agenzia France Press, citando la stessa fonte che aveva reso noto il salvataggio di una donna di 69 anni sempre oggi nella capitale di Haiti, nella zona vicina allo stadio.

Ansa.it - L'anziana donna è rimasta intrappolata per dieci giorni sotto la sua casa crollata nel sisma del 12 gennaio scorso, riferiscono i figli e i medici dell'ospedale dove è stata trasportata. "Sto tentando di trovare il modo di aiutarla a sopravvivere. La sua cassa toracica è schiacciata e ha frammenti di vetro conficcati nel corpo", ha detto Ernest Benjamin, soccorritore proveniente dal Sinai Hospital di New York.

SI FERMA LA RICERCA SOTTO MACERIE - A dieci giorni dalla spaventosa scossa che ha quasi cancellato Port-au-Prince - ma anche molti piccoli centri dell'interno - non ci sono più speranze di trovare ancora sopravvissuti sotto le macerie della capitale e per questo l'Onu ha deciso di spostare il focus dell'azione delle sue squadre di soccorritori dalla ricerca di superstiti all'aiuto alla popolazione. Ora le squadre con attrezzature leggere - quelle che materialmente hanno lavorato sotto le macerie - lasceranno il passo a gru e ruspe.

Un segnale inequivocabile che, per l'Onu, é arrivato il momento sempre temuto dai parenti dei dispersi, quando cioé si pensa solo a chi è sopravvissuto non avendo più speranze di trovare persone vive sotto quello che resta di case, alberghi, supermercati, palazzi. Sino ad oggi, comunque, le 43 squadre di esperti, provenienti da tutto il mondo, che ininterrottamente hanno lavorato a Port-au-Prince, hanno ottenuto risultati assolutamente stupefacenti, riuscendo a estrarre dalle macerie 121 persone vive. Un record per eventi del genere, sottolineano da Ginevra gli uomini del Bureau di coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite, l'Ocha, che, dal momento della prima, devastante scossa che ha sbriciolato le case della capitale haitiana sono, ininterrottamente, a lavoro. Ma da Ginevra puntualizzano che l'ultima decisione se proseguire o meno le ricerche di eventuali sopravvissuti spetta solo al governo di Haiti, che al momento non si è espresso.

Il Governo, secondo il New York Times, avrebbe già elaborato un piano per sistemare gli sfollati, che prevedrebbe prima un passaggio in tendopoli e, poi, affidandone la realizzazione a imprese private, in abitazioni. Il principale timore è che la sistemazione nelle tende, per il prolungarsi della fase di realizzazione delle case, si dilati oltremodo nel tempo, rischiando di diventare una soluzione definitiva. Mentre continuano le scosse che, come quella di ieri, di magnitudo 4.8, terrorizzano la popolazione, si muove la macchina della solidarietà. Le star della musica latina - da Gloria Estefan a Ricky Martin - hanno dato la loro disponibilità ad una maratona canora per la raccolta di fondi. Leonardo DiCaprio è andato oltre, donando un milione di dollari al neo istituito "Fondo Clinton-Bush per Haiti".

UNICEF, 15 BAMBINI SCOMPARSI DAGLI OSPEDALI
Allarme dell'Unicef ad Haiti. "Abbiamo informazioni su 15 bambini scomparsi dagli ospedali, dopo il sisma", ha affermato oggi a Ginevra un responsabile dell'Unicef. (continua a leggere)


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