giovedì, agosto 06, 2009

di Carlo Mafera


II vocabolo “poesia” evocherà, in molti, i banchi di scuola e il professore, sulla cattedra, che assegnava una poesia da studiare. Allora la si ripeteva a perdifiato, finché rimaneva appiccicata alla memoria. Naturalmente, il tempo utile per poter rispondere decentemente. Poi tutto cadeva nel dimenticatoio. Poesia : cosa inutile. Non si vive di poesia. Eppure senza poesia non si vive. Anche il Manzoni, che tuttavia è un poeta e non tra gli ultimi, amava scherzare intorno ai poeti. Scriveva infatti: -Poeta...un cervello un po' balzano, che nei discorsi e nei fatti, abbia più dell'arguto e del singolare, che non del ragionevole-. A parte il desiderio di scherzare, la poesia è duplice luce. Essa irradia dalle cose, se bene osservate e proviene dal cuore se particolarmente sensibile. Dalla capacità di stupirsi nasce l'estro della poesia.
Più che nasce, bisogna dire si fomenta. E’ infatti una provocazione dello Spirito allo spirito. La poesia, come la bellezza, è nascosta in tutte le cose. Ogni realtà ha la sua bellezza e ognuna la sua poesia. Scoprirla, evocarla, esprimerla è compito della sensibilità, della finezza dello spirito, della ricchezza dell'anima. Più le espressioni del bello, del vero e del buono si fanno alte ed espressive e maggiormente necessaria è la poesia per coglierle e tradurle.
Non c'è dubbio: vi è poesia che emana anche da una fetta di polenta: però occorre una squisita sensibilità interiore, spirituale, per poterla sentire ed esprimere. La poesia ci aiuta a scoprire i veri valori della vita. A penetrare in tutto ciò che costituisce la nostra vita, per percepirne gli aspetti colmi dì ricchezza, dì insegnamento, di autentica spiritualità. La poesia è messaggio disponibile per tutti. Occorre tuttavia sintonizzarsi su la frequenza d'onda per captarlo.
Coltivare il senso della poesia non significa diventare delle persone sentimentali, con la testa tra le nuvole, al contrario vuol dire percepire il richiamo della realtà, nella sua espressione più alta e significativa. La poesia ci pone in comunicazione con le cose, le persone, le situazioni. Di un uomo che abbia perso la voglia di vivere e di proseguire coraggiosamente in un'impresa difficile si dice che si è spoetizzato. Ha perso, cioè lo slancio, interiore che prepara il successo, che tutto abbellisce e riveste di autentico splendore. Tutto ciò è poesia vera.
Se ci pensiamo, proprio in un mondo così banalizzato, consumistico e materialistico occorre l’ala della poesia per ristabilire il deteriorato equilibrio. Diversamente la gente affoga nella marea della banalità, che invade la vita di tutti. Forse non ce ne accorgiamo più. L'abitudine alla banalità ha distrutto in noi il residuo di poesia che il nostro cuore possedeva.


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