Si gioca oggi a Erbil, nella regione settentrionale del Kurdistan, un incontro amichevole tra la nazionale di calcio palestinese e i “Leoni di Babilonia”, vincitori della coppa d’Asia 2007.
Agenzia Misna - Preceduta da un’ampia pubblicità sui giornali e le televisioni nazionali, la partita, la prima a livello internazionale che si gioca in Iraq dal 2003, anno dell’invasione americana e del rovesciamento del regime di Saddam Hussein, sarà seguita da un incontro di ritorno a Baghdad. “Questo evento vuole essere un contributo dei palestinesi, per favorire la normalizzazione della vita nel paese – ha detto all’arrivo in aeroporto Jibril Rajoub, capo dell’associazione calcistica palestinese – e festeggiare al fianco degli iracheni la partenza dei soldati americani dalle città del paese”. Sull’Iraq vige ancora un embargo sportivo imposto dalla Confederazione calcistica asiatica e dalla Fifa che – a causa della situazione di sicurezza – ritengono troppo pericoloso che nel paese si disputino partite di competizioni internazionali. “Abbiamo pagato una sanzione per venire a giocare qui, per opporci all’embargo imposto nei confronti dell’Iraq, per opporci a tutti gli embarghi” ha detto Rajoub. La nazionale palestinese ha disputato la sua prima partita “in casa” lo scorso anno, contro la Giordania, nello stadio di Al Ram, in Cisgiordania. Per sostenere il popolo palestinese, due squadre brasiliane, il Flamengo di Rio de Janeiro e il Corinthians di San Paolo, hanno annunciato che disputeranno una partita a metà Settembre nello stadio della regione occupata.
Agenzia Misna - Preceduta da un’ampia pubblicità sui giornali e le televisioni nazionali, la partita, la prima a livello internazionale che si gioca in Iraq dal 2003, anno dell’invasione americana e del rovesciamento del regime di Saddam Hussein, sarà seguita da un incontro di ritorno a Baghdad. “Questo evento vuole essere un contributo dei palestinesi, per favorire la normalizzazione della vita nel paese – ha detto all’arrivo in aeroporto Jibril Rajoub, capo dell’associazione calcistica palestinese – e festeggiare al fianco degli iracheni la partenza dei soldati americani dalle città del paese”. Sull’Iraq vige ancora un embargo sportivo imposto dalla Confederazione calcistica asiatica e dalla Fifa che – a causa della situazione di sicurezza – ritengono troppo pericoloso che nel paese si disputino partite di competizioni internazionali. “Abbiamo pagato una sanzione per venire a giocare qui, per opporci all’embargo imposto nei confronti dell’Iraq, per opporci a tutti gli embarghi” ha detto Rajoub. La nazionale palestinese ha disputato la sua prima partita “in casa” lo scorso anno, contro la Giordania, nello stadio di Al Ram, in Cisgiordania. Per sostenere il popolo palestinese, due squadre brasiliane, il Flamengo di Rio de Janeiro e il Corinthians di San Paolo, hanno annunciato che disputeranno una partita a metà Settembre nello stadio della regione occupata.| Tweet |
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