Clima, economia sostenibile, aiuti ai paesi poveri, biodiversità: il Presidente del Consiglio risponde a 4 domande del WWF per la rivista Panda
WWF - Qual è il pensiero del Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, alla vigilia del G8 sui temi che riguardano l’ambiente, i cambiamenti climatici? Lo svela un’intervista che il Premier ha rilasciato alla rivista del WWF, Panda, inviata a oltre 300.000 soci. Le domande poste all’on. Berlusconi riguardano i temi più pressanti per il WWF: l’accordo globale sul clima, che si spera possa avere un accelerazione in occasione del Summit de L’Aquila, l’impulso agli investimenti verso la ricerca per un’economia a emissioni ‘zero’, il ruolo dell’Italia nell’aiuto ai paesi più vulnerabili, in particolare l’Africa, e nell’attuazione della Convenzione ONU sulla Biodiversità.
Il Presidente ha confermato come la ‘lotta ai cambiamenti climatici sia nell’agenda del G8 come una delle priorità della Presidenza italiana […] ma le responsabilità dovranno essere condivise in modo equilibrato tra i Paesi emergenti, in via di sviluppo e industrializzati‘. Il Presidente è convinto che “un rilancio economico ispirato al concetto di ‘green recovery’ possa indirizzare la ripresa verso modelli produttivi sostenibili, creando nuovi posti di lavoro ed è convinto che sia “ necessario valorizzare l’efficienza energetica riducendo le emissioni di gas serra. Viene sottolineato il “forte segnale dell’impegno italiano dalla riunione dei Ministri dell’Energia del G8 con il lancio della International Partnership for Energy Efficiency Cooperation (IPEEC). Al tempo stesso il Presidente ha ricordato come “le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) dovranno essere parte integrante delle strategie per la lotta ai cambiamenti climatici – perché – i combustibili fossili continueranno ad essere una fonte essenziale di energia ancora per molti anni, in particolare nei Paesi in via di sviluppo che avranno bisogno di tecnologie innovative per utilizzare le fonti tradizionali.
Alla domanda del WWF sul ruolo chiave dell’Italia per l’aiuto ai paesi più vulnerabili e poveri, in particolare l’Africa, per affrontare i problemi provocati dai cambiamenti climatici il pensiero del Presidente del Consiglio è di “intraprendere adeguate azioni di adattamento, sostenendo questi paesi – soprattutto nell’ambito post-Kyoto, reperire le risorse per le strategie di adattamento, promuoverne l’utilizzo efficiente”.
Infine, sulla difesa della biodiversità, alla vigilia del 2010, anno del Countdown segnato dall’ONU, Berlusconi ha ricordato la Carta di Siracusa ‘fortemente voluta dall’Italia che rappresenta un punto di riferimento per le azioni che i Governi dovranno intraprendere per la protezione della natura. L’Italia sosterrà e valorizzerà questo documento in tutte le sedi e a ogni livello, anche dopo il vertice de L’Aquila, per la salvaguardia del pianeta e delle specie che lo abitano.
“Ci auguriamo che la presidenza italiana riesca a ottenere che il G8 costituisca un passo in avanti significativo in vista dello storico appuntamento per un accordo globale equo, efficace e in linea con le indicazioni della Comunità Scientifica a Copenaghen –ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia - Chiarezza degli obiettivi di riduzione necessari e adeguati finanziamenti per lo sforzo di adattamento e di mitigazione dei Paesi in Via di Sviluppo saranno il banco di prova per i leader dei paesi ricchi”.
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Alla domanda del WWF sul ruolo chiave dell’Italia per l’aiuto ai paesi più vulnerabili e poveri, in particolare l’Africa, per affrontare i problemi provocati dai cambiamenti climatici il pensiero del Presidente del Consiglio è di “intraprendere adeguate azioni di adattamento, sostenendo questi paesi – soprattutto nell’ambito post-Kyoto, reperire le risorse per le strategie di adattamento, promuoverne l’utilizzo efficiente”.
Infine, sulla difesa della biodiversità, alla vigilia del 2010, anno del Countdown segnato dall’ONU, Berlusconi ha ricordato la Carta di Siracusa ‘fortemente voluta dall’Italia che rappresenta un punto di riferimento per le azioni che i Governi dovranno intraprendere per la protezione della natura. L’Italia sosterrà e valorizzerà questo documento in tutte le sedi e a ogni livello, anche dopo il vertice de L’Aquila, per la salvaguardia del pianeta e delle specie che lo abitano.
“Ci auguriamo che la presidenza italiana riesca a ottenere che il G8 costituisca un passo in avanti significativo in vista dello storico appuntamento per un accordo globale equo, efficace e in linea con le indicazioni della Comunità Scientifica a Copenaghen –ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia - Chiarezza degli obiettivi di riduzione necessari e adeguati finanziamenti per lo sforzo di adattamento e di mitigazione dei Paesi in Via di Sviluppo saranno il banco di prova per i leader dei paesi ricchi”.
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