Due diversi modi di progettare gli edifici che potranno diventare, su più vasta scala, elementi imprescindibili nelle abitazioni a basso consumo dei prossimi anni. Un parallelo delle idee e delle strategie di Thomas Herzog e Mario Cucinella presentate recentemente a Verona.
Qualenergia.it - Come saranno i futuri edifici in Europa? “Carbon Neutral”, così li definisce l’Unione Europea, riprendendo la iniziativa già avviata dal Regno Unito, dove a partire del 2016 tutti i nuovi edifici abitativi dovranno abbassare fortemente i consumi energetici e inoltre azzerare l’emissioni di CO2. A Verona, in occasione di Solarexpo, a discutere di questi argomenti sono stati chiamati, per il convegno internazionale “Nextbuilding”, alcuni tra i maggiori esperti di fama mondiale in materia, architetti che progettano e costruiscono edifici particolarmente attenti all’ambiente e all’uso dell’energia (articolo su Qualenergia.it). Tra questi Thomas Herzog e Mario Cucinella. Entrambi hanno espresso il loro comune impegno alla sostenibilità attraverso i loro progetti e dimostrato che intraprendendo strade diverse si può raggiungere lo stesso obiettivo.
Per l’architetto tedesco, infatti, la sostenibilità sta nel progettare edifici bioclimatici a basso consumo di energia, flessibili, organici, che utilizzano nuove tecnologie e materiali. Per lui è soprattutto necessaria una rigorosa verifica del progetto, non solo con modelli di simulazione termica e luminosa, ma anche presso laboratori di ricerca dotati da tunnel di vento, cieli artificiali e altri apparecchi ancora. Questa modo di procedere, caratteristico di Herzog, preside della Facoltà di Architettura di Monaco di Baviera dotato di laboratori di avanguardia e titolare dello studio Herzog and Partners, ha permesso di unire intorno ai suoi progetti ricercatori, produttori dei componenti e architetti. Un connubio che da anni dimostra di essere decisamente vincente.
La prova sta nell’esempio che ha presentato a Verona: la sede del fondo pensione degli edili tedeschi, il SOKA BAU. Un edificio di 70.000 mq con spazi di grande flessibilità (gli affittuari spesso cambiano e quindi anche l’organizzazione interna degli spazi), con sistema di climatizzazione a pavimento radiante per riscaldare e raffrescare, con impianti di cogenerazione a gas naturale e dotato anche di sistemi di ventilazione naturale. Particolare attenzione è stata data al controllo dell’illuminazione naturale e artificiale. Tanto che il fiore all’occhiello del progetto è un sistema di ombreggiamento altamente tecnologico, che si regola secondo il fabbisogno luminoso interno e assicura i livelli di comfort luminoso desiderati. Un sistema accuratamente testato dai laboratori austriaci della Bartenbach Lichtlabor e in specifici tunnel di vento. Previsto anche il recupero delle acque piovane per il riuso nei giardini: materiali naturali, di lunga durata senza rivestimenti o pitture per ridurre i costi di manutenzione.
Poi arrivano i numeri: per funzionare, l’intero edificio consuma solo 1/4 dell’energia della media tedesca, cioè intorno ai 90 kWh/mq anno. Insomma, si è dimostrato che un forte impegno progettuale e tecnologico può portare a grandi risparmi energetici a beneficio di tutti.
Un approccio decisamente diverso è quello presentato dall’architetto italiano Mario Cucinella. Il suo lavoro si indirizza soprattutto nella ricerca di soluzioni di tipo progettuali, più che tecnologiche. Anche qui vediamo simulazioni termiche, luminose e forme degli edifici che rispondono alle caratteristiche del clima locale. Le soluzioni sono molte e diverse tra di loro, spesso particolarmente suggestive.
Il primo esempio è la sede del centro di ricerca sulle tecnologie per energie rinnovabili a Ningbo, in Cina, dove l’architetto si ispira ad una lanterna cinese, con sistemi di ventilazione e illuminazione naturale e consumi energetici di circa 8 kWhel/mq anno per la sola climatizzazione con una pompa di calore geotermica. Il secondo è un edificio residenziale a Parigi, partecipante al concorso “Habiter ecologiche”, in cui Cucinella utilizza il legno come materiale strutturale e vetro per l’involucro, con sistemi di ventilazione naturale e sistemi fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Altro progetto è la sede dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente di Ferrara con una interessante e semplice proposta, ma molto efficace: numerosi camini in legno consentono di illuminare e ventilare naturalmente gli spazi interni e caratterizzano fortemente la cosiddetta quinta facciata, cioè la copertura. Un sistema che riesce a ridurre notevolmente i consumi di climatizzazione estiva.
Poi c’è la nuova sede della 3M a Pioltello, comune della periferia milanese. Un lungo edificio per uffici di 5 piani, di 105 x 21 metri, che pare disgregarsi verso sud, arrivando ad un solo piano e lasciando spazio a numerose terrazze e cortili interni. Le facciate est, ovest e nord, completamente vetrate sono dotate da sistemi di opportuni sistemi ombreggiamento.
Particolare attenzione è stata posta alla casa 100K, a basso consumo energetico, di basso impatto ambientale, capace di generare la propria energia con sistemi fotovoltaici e miniaerogeneratori. Il costo? 1.000 euro a metro quadrato. L’involucro edilizio è costruito con pannelli di cemento alleggerito (ricerca avviata insieme alla Italcementi) che consentano flessibilità al progetto e basse dispersioni termiche. Una risposta che l’architetto ha voluto dare al “problema casa” e ai costi crescenti degli immobili.
Due architetti, due modi di affrontare il tema della sostenibilità, con soluzioni che dovranno essere prima o poi applicate in ogni futuro progetto architettonico. Due studi di architettura che si avvalgono quotidianamente di esperti provenienti dalle diverse aree: fisici, biologi, chimici, capaci di valutare i diversi impatti degli edifici sull’ambiente. Progetti realizzati dopo numerosi studi sul comfort termico e luminoso, sulle tecnologie a basso impatto ambientale, sulla durabilità e riciclabilità: tutti elementi chiavi di una progettazione sostenibile.
Patricia Ferro (Resp. "Formazione" Kyoto Club)
Qualenergia.it - Come saranno i futuri edifici in Europa? “Carbon Neutral”, così li definisce l’Unione Europea, riprendendo la iniziativa già avviata dal Regno Unito, dove a partire del 2016 tutti i nuovi edifici abitativi dovranno abbassare fortemente i consumi energetici e inoltre azzerare l’emissioni di CO2. A Verona, in occasione di Solarexpo, a discutere di questi argomenti sono stati chiamati, per il convegno internazionale “Nextbuilding”, alcuni tra i maggiori esperti di fama mondiale in materia, architetti che progettano e costruiscono edifici particolarmente attenti all’ambiente e all’uso dell’energia (articolo su Qualenergia.it). Tra questi Thomas Herzog e Mario Cucinella. Entrambi hanno espresso il loro comune impegno alla sostenibilità attraverso i loro progetti e dimostrato che intraprendendo strade diverse si può raggiungere lo stesso obiettivo.Per l’architetto tedesco, infatti, la sostenibilità sta nel progettare edifici bioclimatici a basso consumo di energia, flessibili, organici, che utilizzano nuove tecnologie e materiali. Per lui è soprattutto necessaria una rigorosa verifica del progetto, non solo con modelli di simulazione termica e luminosa, ma anche presso laboratori di ricerca dotati da tunnel di vento, cieli artificiali e altri apparecchi ancora. Questa modo di procedere, caratteristico di Herzog, preside della Facoltà di Architettura di Monaco di Baviera dotato di laboratori di avanguardia e titolare dello studio Herzog and Partners, ha permesso di unire intorno ai suoi progetti ricercatori, produttori dei componenti e architetti. Un connubio che da anni dimostra di essere decisamente vincente.
La prova sta nell’esempio che ha presentato a Verona: la sede del fondo pensione degli edili tedeschi, il SOKA BAU. Un edificio di 70.000 mq con spazi di grande flessibilità (gli affittuari spesso cambiano e quindi anche l’organizzazione interna degli spazi), con sistema di climatizzazione a pavimento radiante per riscaldare e raffrescare, con impianti di cogenerazione a gas naturale e dotato anche di sistemi di ventilazione naturale. Particolare attenzione è stata data al controllo dell’illuminazione naturale e artificiale. Tanto che il fiore all’occhiello del progetto è un sistema di ombreggiamento altamente tecnologico, che si regola secondo il fabbisogno luminoso interno e assicura i livelli di comfort luminoso desiderati. Un sistema accuratamente testato dai laboratori austriaci della Bartenbach Lichtlabor e in specifici tunnel di vento. Previsto anche il recupero delle acque piovane per il riuso nei giardini: materiali naturali, di lunga durata senza rivestimenti o pitture per ridurre i costi di manutenzione.
Poi arrivano i numeri: per funzionare, l’intero edificio consuma solo 1/4 dell’energia della media tedesca, cioè intorno ai 90 kWh/mq anno. Insomma, si è dimostrato che un forte impegno progettuale e tecnologico può portare a grandi risparmi energetici a beneficio di tutti.
Un approccio decisamente diverso è quello presentato dall’architetto italiano Mario Cucinella. Il suo lavoro si indirizza soprattutto nella ricerca di soluzioni di tipo progettuali, più che tecnologiche. Anche qui vediamo simulazioni termiche, luminose e forme degli edifici che rispondono alle caratteristiche del clima locale. Le soluzioni sono molte e diverse tra di loro, spesso particolarmente suggestive.
Il primo esempio è la sede del centro di ricerca sulle tecnologie per energie rinnovabili a Ningbo, in Cina, dove l’architetto si ispira ad una lanterna cinese, con sistemi di ventilazione e illuminazione naturale e consumi energetici di circa 8 kWhel/mq anno per la sola climatizzazione con una pompa di calore geotermica. Il secondo è un edificio residenziale a Parigi, partecipante al concorso “Habiter ecologiche”, in cui Cucinella utilizza il legno come materiale strutturale e vetro per l’involucro, con sistemi di ventilazione naturale e sistemi fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Altro progetto è la sede dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente di Ferrara con una interessante e semplice proposta, ma molto efficace: numerosi camini in legno consentono di illuminare e ventilare naturalmente gli spazi interni e caratterizzano fortemente la cosiddetta quinta facciata, cioè la copertura. Un sistema che riesce a ridurre notevolmente i consumi di climatizzazione estiva.
Poi c’è la nuova sede della 3M a Pioltello, comune della periferia milanese. Un lungo edificio per uffici di 5 piani, di 105 x 21 metri, che pare disgregarsi verso sud, arrivando ad un solo piano e lasciando spazio a numerose terrazze e cortili interni. Le facciate est, ovest e nord, completamente vetrate sono dotate da sistemi di opportuni sistemi ombreggiamento.
Particolare attenzione è stata posta alla casa 100K, a basso consumo energetico, di basso impatto ambientale, capace di generare la propria energia con sistemi fotovoltaici e miniaerogeneratori. Il costo? 1.000 euro a metro quadrato. L’involucro edilizio è costruito con pannelli di cemento alleggerito (ricerca avviata insieme alla Italcementi) che consentano flessibilità al progetto e basse dispersioni termiche. Una risposta che l’architetto ha voluto dare al “problema casa” e ai costi crescenti degli immobili.
Due architetti, due modi di affrontare il tema della sostenibilità, con soluzioni che dovranno essere prima o poi applicate in ogni futuro progetto architettonico. Due studi di architettura che si avvalgono quotidianamente di esperti provenienti dalle diverse aree: fisici, biologi, chimici, capaci di valutare i diversi impatti degli edifici sull’ambiente. Progetti realizzati dopo numerosi studi sul comfort termico e luminoso, sulle tecnologie a basso impatto ambientale, sulla durabilità e riciclabilità: tutti elementi chiavi di una progettazione sostenibile.
Patricia Ferro (Resp. "Formazione" Kyoto Club)
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.