Nella capitale danese si discuteranno i termini di un nuovo protocollo in sostituzione di quello di Kyoto, in scadenza nel 2012
Agenzia Misna - La Cina intende rafforzare il dialogo con gli Stati Uniti nella lotta al cambiamento climatico e vuole cooperare per ottenere positivi risultati alla conferenza sugli effetti del surriscaldamento del pianeta in programma a Copenhagen, Danimarca, alla fine dell’anno. E’ stato questo il messaggio consegnato dal primo ministro cinese Wen Jiabao alla presidente della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi, in visita a Pechino. Nella capitale danese si discuteranno i termini di un nuovo protocollo in sostituzione di quello di Kyoto, in scadenza nel 2012, che aveva fissato un percorso da seguire per ridurre l’emissione di gas inquinanti nell’atmosfera. Secondo dati diffusi oggi dalla ‘Energy information administration’ (l’ente americano incaricato di produrre statistiche sullo stato dell’ambiente) le emissioni di biossido di carbonio (CO2), principale responsabile dell’effetto serra e quindi del surriscaldamento globale, da qui al 2030 aumenteranno del 39% se non si troveranno e concorderanno sistemi alternativi di produzione e fruizione di energia. Intanto, diverse organizzazioni non governative hanno espresso critiche e perplessità al termine di una riunione dei 16 maggiori paesi ‘produttori di inquinamento’ che si è tenuta a Parigi, in Francia, tra lunedì e martedì. In particolare, sono stati criticati gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento fissati, considerati “modesti”, e la mancata presa di responsabilità da parte dei paesi più ricchi, principali responsabili del progressivo degrado ambientale.
Agenzia Misna - La Cina intende rafforzare il dialogo con gli Stati Uniti nella lotta al cambiamento climatico e vuole cooperare per ottenere positivi risultati alla conferenza sugli effetti del surriscaldamento del pianeta in programma a Copenhagen, Danimarca, alla fine dell’anno. E’ stato questo il messaggio consegnato dal primo ministro cinese Wen Jiabao alla presidente della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi, in visita a Pechino. Nella capitale danese si discuteranno i termini di un nuovo protocollo in sostituzione di quello di Kyoto, in scadenza nel 2012, che aveva fissato un percorso da seguire per ridurre l’emissione di gas inquinanti nell’atmosfera. Secondo dati diffusi oggi dalla ‘Energy information administration’ (l’ente americano incaricato di produrre statistiche sullo stato dell’ambiente) le emissioni di biossido di carbonio (CO2), principale responsabile dell’effetto serra e quindi del surriscaldamento globale, da qui al 2030 aumenteranno del 39% se non si troveranno e concorderanno sistemi alternativi di produzione e fruizione di energia. Intanto, diverse organizzazioni non governative hanno espresso critiche e perplessità al termine di una riunione dei 16 maggiori paesi ‘produttori di inquinamento’ che si è tenuta a Parigi, in Francia, tra lunedì e martedì. In particolare, sono stati criticati gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento fissati, considerati “modesti”, e la mancata presa di responsabilità da parte dei paesi più ricchi, principali responsabili del progressivo degrado ambientale.
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