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lunedì, novembre 24, 2014

Ebola in Sierra Leone: casi ancora in aumento

È la Sierra Leone il paese africano dove i casi di ebola stanno aumentando più rapidamente: lo indicano dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo i quali la situazione più critica di riscontra nel nord e nell’ovest dell’ex colonia britannica. 

Misna - Stando all’Oms, in Sierra Leone nella settimana che ha preceduto il 16 novembre i nuovi casi confermati sono stati 533. È di oggi la notizia del contagio di un cooperante italiano dell’ong Emergency, che dovrebbe essere trasferito a Roma questa notte. La settimana scorsa aveva contratto il virus un medico cubano, ora ricoverato in Svizzera. Finora i decessi accertati causati dall’ebola sono 5420... (continua)
giovedì, ottobre 09, 2014

Save the children: 6,3 milioni di bambini non arrivano a 5 anni

Riparte la campagna Every One, lanciata anche in Italia dall’organizzazione umanitaria Save the Children, perché ognuno possa contribuire a salvare - con un'offerta o un sms solidale - oltre 6 milioni di bambini, che ogni anno muoiono nel mondo per cause prevenibili, come documenta il Rapporto “Nati per morire” pubblicato oggi. La raccolta fondi proseguirà per un mese nelle piazze di Milano, Roma e Bari. Roberta Gisotti ha intervistato il direttore generale di Save the Children- Italia, Valerio Neri: ascolta

Radio Vaticana - 6 milioni e 300 mila bambini non arrivano ai 5 anni, fra questi 2 milioni e 800 mila neonati non festeggiano neanche un compleanno. In fondo alla lista nera sono Somalia, Ciad, Niger, Centrafrica, Eritrea, Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Tanzania e Mozambico. Tutti Paesi africani, ma nella sola India muoiono circa un milione di bimbi l’anno. E le cause sono malattie facilmente curabili come la diarrea, o la mancanza di cibo o il freddo ... (continua)
domenica, settembre 28, 2014

Ebola, oltre 3000 morti. Msf: agire in fretta contro catastrofe umanitaria

L’America è in prima linea per combattere la diffusione di Ebola in Africa.  

Radio Vaticana - Così il presidente statunitense Obama, mentre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il virus fino ad ora ha provocato più di 3 mila morti e oltre 6.500 contagi. Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha stanziato altri 130 milioni di dollari a favore di Sierra Leone, Guinea e Liberia. Eugenio Bonanata ne ha parlato con il dott. Roberto Scaini di Medici Senza Frontiere:... (continua)
martedì, luglio 01, 2014

Liberia, Ebola: allarme e minaccia dal presidente sirleaf

“Voglio informare pubblicamente i liberiani che la malattia è vera e sta mietendo vittime nel nostro paese” 

Misna - Con tono grave il presidente Ellen Johson Sirleaf si è ufficialmente pronunciato sull’epidemia dell’Ebola in atto da mesi in Liberia e nelle vicine Guinea e Sierra Leone. “Mentre vi sto parlando il virus sta portando via le vite dei nostri concittadini a Lofa, Montserrado e ora anche nella zona di Marigibi” ha aggiunto la Sirleaf, dicendosi “seriamente preoccupata” per la situazione sanitaria del paese e di tutta la regione... (continua)
sabato, giugno 21, 2014

Mali: emergenza cibo per due milioni di persone

In Mali circa 500.000 bambini di meno di cinque anni soffrono di malnutrizione acuta e almeno 1,5 milione di persone non ha abbastanza da mangiare: a lanciare l’allarme per una situazione umanitaria “molto grave” è il direttore delle Operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, John Ging.  

Misna - L’85% dei piccoli che patiscono per un’alimentazione troppo povera vivono nel centro-sud, più densamente popolato, dove le altalenanti attività agricole non riescono a garantire loro un corretto nutrimento. In calo del 14% la produzione di cereali del Mali mentre i prezzi degli alimenti hanno registrato un lieve aumento.
“Qui al vescovado e nelle varie missioni della chiesa cattolica vengono in tanti a chiederci un po’ di cibo. Purtroppo per noi non è una situazione nuova. Dipendiamo dai raccolti, dalle piogge, dal costo delle derrate alimentari e dagli aiuti” dice alla MISNA monsignor Georges Fonghoro, vescovo di Mopti... (continua)
martedì, giugno 03, 2014

Europee, infanzia: Save the Children, 27 milioni di bambini a rischio povertà o esclusione sociale in Europa aspettano interventi adeguati

Sono 27 milioni i bambini a rischio povertà o esclusione sociale in Europa, più di 1 minore su 4 (28%) nei Paesi UE28. In Italia si tratta del 33% della popolazione, ben 3 milioni e mezzo, che si vanno ad aggiungere a ben 1 milione di bambini ed adolescenti vive in povertà assoluta.

Savethechildren - “Questi dati parlano chiaro: è necessario inaugurare una politica che, dispiegandosi in due direzioni, quella nazionale e quella europea, parta proprio da qui, dalle fasce più vulnerabili oggi, ma che se adeguatamente supportate e formate possono costruirsi un futuro e garantirlo all’Italia e all’Europa”, ha affermato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.“Questo è l’appello che Save the Children vuole lanciare oggi, a pochi giorni dal voto europeo... (continua)
mercoledì, aprile 16, 2014

Giornata contro la schiavitù infantile: centinaia di milioni i bimbi sfruttati nel mondo

Sono centinaia di milioni nel mondo i bambini ridotti in schiavitù e li troviamo ovunque nel mondo, dall’Africa, all’America Latina. Per ricordare quanto sia necessaria la lotta a questo fenomeno, oggi si celebra la Giornata internazionale contro la schiavitù infantile in memoria anche di Iqbal Masih, bimbo pakistano di nove anni, ucciso il 16 aprile del 1992 perché divenuto il simbolo della lotta contro il lavoro infantile nell’industria tessile pakistana. Il servizio di Francesca Sabatinelli: ascolta

Radio Vaticana - Molti sono costretti a lavorare, spesso nelle fabbriche di proprietà di multinazionali, altri sono obbligati ai lavori domestici, altri ancora sono sfruttati sessualmente o vittime della tratta, per molti ancora il destino è diventare soldato o vivere in strada per mendicare. A tutti loro l’infanzia è stata spezzata. Sono i bambini ai quali in tante parti del mondo viene impedito di giocare, di andare a scuola. Sono bambini oggetto di violenze, ma “nessun bambino - diceva Iqbal Masih... (continua)
mercoledì, aprile 09, 2014

Siria. Arriva la siccità: 6,5 milioni di persone rischiano la carestia

A tre anni dall'inizio della guerra costata la vita a più di 100mila persone, la Siria rischia di vedere un'altra catastrofe aggiungersi alla lista dei drammi che l'ha colpita.

Radio Vaticana - La siccità, provocata da un calo nelle piogge, che mette a rischio carestia circa 6,5 milioni di persone. È l'allarme lanciato dal Programma Alimentare Mondiale, estensione delle Nazioni Unite, sulla base dei dati delle precipitazioni dal settembre 2013 a oggi. Secondo le statistiche, sul Paese è caduta meno della metà della pioggia necessaria per rendere fertili le coltivazioni di grano. Inoltre, il gruppo internazionale dei donatori - quei Paesi che sostengono la popolazione siriana con l'invio di aiuti alimentari... (continua)
giovedì, marzo 27, 2014

Nigeria: Boko Haram, nel nord-est è emergenza umanitaria

Più di mille persone sono state uccise e altre 250.000 sono state costrette a lasciare le proprie case dall’inizio dell’anno a causa del conflitto tra l’esercito e il gruppo armato Boko Haram nel nord-est della Nigeria: la stima è stata diffusa ad Abuja dall’Ente nazionale per le emergenze (Nema), un organismo pubblico.  

Misna - In un rapporto si calcola che negli Stati di Borno, Yobe e Adamawa le vittime siano state più di mille e gli sfollati 249.446. “Circa un abitante su cinque ora non vive nella propria casa” sottolineano i responsabili del Nema, aggiungendo che ben 244.000 sfollati hanno chiesto aiuto e ospitalità di amici o parenti e che solo in 5000 sono accolti in campi organizzati. L’ente nazionale per le emergenze riferisce anche di tre milioni e 200.000 persone “colpite” in vario modo dalla crisi, sottolineando che si tratta spesso di donne, anziani e bambini... (continua)
giovedì, marzo 20, 2014

Sud Sudan: situazione più grave che negli anni della guerra civile

«Abbiamo perso ogni cosa. Le nostre case e le nostre chiese sono state distrutte e saccheggiate».

Costretto a rifugiarsi in un seminario cattolico di Giuba, monsignor Roko Taban Mousa, amministratore apostolico di Malakal in Sud Sudan, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre come intere aree del più giovane stato al mondo siano state abbandonate dalla popolazione, in seguito a violenti scontri tra l’esercito del presidente Salva Kiir e la coalizione ribelle guidata dal Dr. Riek Machar. Nonostante il cessate il fuoco tra governo e ribelli del 25 gennaio scorso... (continua)


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