lunedì, maggio 16, 2016
Enrico Ruggeri racconta la sua storia di questo mito del folk, un'cona internazionale presente sulle scene da oltre cinquant’anni, artista straordinaria dalla voce inconfondibile. Oggi alle 15.30 a Il Falco e il Gabbiano su Radio24. 

“Negli anni in cui la musica poteva cambiare il mondo, lei con una voce meravigliosa ha scritto pagine importanti, ma soprattutto ha cantato i più deboli”: così Enrico Ruggeri annuncia in video (link) la puntata de Il Falco e il Gabbiano in onda oggi,  dedicata a Joan Baez, la folk singer più famosa mai esistita e una delle più attive pacifiste della scena mondiale.

L’esempio del padre contro la bomba atomica
Joan Baez nasce il 9 gennaio 1941 a Staten Island, New York, da una famiglia di origine scozzeseper parte di madre e messicana per parte di padre. Il padre di Joan, Alberto Vinicio Baez, ha un’influenza decisiva nella formazione e nella condotta pacifista della figlia: è un noto fisico, co-inventore del microscopio a raggi X e autore dei testi scolastici di fisica più usati negli Stati Uniti. Ma è anche figlio di un pastore metodista, che gli ha trasmesso i suoi ideali pacifisti, ed è per questo che Alberto Baez rifiuta un incarico ritenuto di grandissimo prestigio per un fisico, rifiuta di lavorare al famosissimo “Progetto Manhattan” per la costruzione della bomba atomica, quello di cui fu Direttore Tecnico il Premio Nobel Enrico Fermi e che porta alla costruzione di Little Boy e di Fat Man, le due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki.

L’incontro con Bob Dylan e l’impegno con Martin Luther King
Nel 1961, agli albori della sua carriera, Joan Baez fa un incontro destinato a cambiare la storia non solamente della sua vita, ma della scena musicale di quegli anni e anche degli anni futuri. Al Gerde’s Folk City, l’evento di musica folk più importante di New York, Joan Baez incontra Bob Dylan. Hanno entrambi vent’anni, ma mentre lei è già famosa, ha al suo attivo due album di cui il secondo è un disco d’oro, lui è praticamente ancora sconosciuto.  

I due si innamorano e iniziano una relazione dove l’amore, la musica e l’attivismo si intersecano e si mischiano continuamente in un amalgama straordinaria. Collaborano in diversi concerti, ma soprattutto sono i portavoce di un’America diversa, antimilitarista, che si schiera contro le guerre, le discriminazioni razziali, il sopruso. E’ storica la loro partecipazione in prima linea alla Marcia su Washington che si tiene il 28 agosto 1963, uno dei più grandi raduni di tutti i tempi a sostegno dei diritti civili degli afroamericani, dove Martin Luther King fa il suo storico discorso “I have a dream”, sostenendo l’armonia razziale.

Per l’ascolto: www.radio24.it
Per informazioni: qui



Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa