Il Google translate dei dialetti italiani esiste, è NavigAis, un software on line grazie al quale è possibile scoprirne le innumerevoli sfaccettature dei dialetti italiani navigando in 1.705 mappe interattive dell’Italia e della Svizzera meridionale
Almanacco della Scienza - CNR - Il software è stato creato da Graziano Tisato dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr di Padova nell’ambito del progetto dell'Atlante multimediale dei dialetti veneti (Amdv), con l’obiettivo di riprodurre in formato digitale gli otto volumi dell’Atlante linguistico italo-svizzero (Ais), pubblicati fra il 1928 e il 1940 dai linguisti Karl Jaberg e Jakob Jud il progetto avviato nel 2009 grazie a un finanziamento della Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo e realizzato da un team interdisciplinare di esperti dell’Università di Padova e dell'Istc-Cnr, ha permesso di recuperare e valorizzare un’enorme mole di informazioni linguistiche ed etnografiche utili per intraprendere un viaggio nella cultura e nelle usanze del nostro Paese.
“Il lavoro prende le mosse dalla precedente esperienza dell’atlante sonoro dei dialetti trentini”, spiega Tisato. NavigAis è dotato di un innovativo software di riconoscimento, che rende possibile la trascrizione in un database, in maniera rapida e con una minima percentuale di errori, di tutte le parole (un milione circa) contenute. “E’ un risultato per nulla scontato dato il numero e la complessità dei segni grafici, scritti a mano, impiegati dall’atlante originario”, aggiunge il ricercatore. L’innovativa metodologia è stata di recente adottata dall’Università di Zurigo per il nuovo progetto 'Ais Reloaded’, con il quale si intende realizzare un atlante dei dialetti del Ticino e dei Grigioni (direzione scientifica di Michele Loporcaro e Stephan Schmidt).
“Gli atlanti cartacei storici sono una risorsa a rischio, che soffre i problemi legati alla conservazione di volumi ormai centenari, come le limitazioni di accesso delle biblioteche e la difficoltà di ritrovare l’informazione cercata per mancanza di indicizzazione. Un enorme patrimonio di informazioni linguistiche ed etnografiche rischia di rimanere sepolto e inutilizzato”, conclude Tisato. “Navigais, invece, è una banca dati digitale che custodisce e preserva una parte del nostro passato e che costituisce uno strumento di lavoro prezioso per linguisti, studenti e ricercatori in ambito dialettologico".
Fonte: Graziano Tisato, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, Padova, tel. 049/8271821 , email tisato@pd.istc.cnr.it -
Per saperne di più: - http://www3.pd.istc.cnr.it/navigais-web
Almanacco della Scienza - CNR - Il software è stato creato da Graziano Tisato dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr di Padova nell’ambito del progetto dell'Atlante multimediale dei dialetti veneti (Amdv), con l’obiettivo di riprodurre in formato digitale gli otto volumi dell’Atlante linguistico italo-svizzero (Ais), pubblicati fra il 1928 e il 1940 dai linguisti Karl Jaberg e Jakob Jud il progetto avviato nel 2009 grazie a un finanziamento della Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo e realizzato da un team interdisciplinare di esperti dell’Università di Padova e dell'Istc-Cnr, ha permesso di recuperare e valorizzare un’enorme mole di informazioni linguistiche ed etnografiche utili per intraprendere un viaggio nella cultura e nelle usanze del nostro Paese.
“Il lavoro prende le mosse dalla precedente esperienza dell’atlante sonoro dei dialetti trentini”, spiega Tisato. NavigAis è dotato di un innovativo software di riconoscimento, che rende possibile la trascrizione in un database, in maniera rapida e con una minima percentuale di errori, di tutte le parole (un milione circa) contenute. “E’ un risultato per nulla scontato dato il numero e la complessità dei segni grafici, scritti a mano, impiegati dall’atlante originario”, aggiunge il ricercatore. L’innovativa metodologia è stata di recente adottata dall’Università di Zurigo per il nuovo progetto 'Ais Reloaded’, con il quale si intende realizzare un atlante dei dialetti del Ticino e dei Grigioni (direzione scientifica di Michele Loporcaro e Stephan Schmidt).
“Gli atlanti cartacei storici sono una risorsa a rischio, che soffre i problemi legati alla conservazione di volumi ormai centenari, come le limitazioni di accesso delle biblioteche e la difficoltà di ritrovare l’informazione cercata per mancanza di indicizzazione. Un enorme patrimonio di informazioni linguistiche ed etnografiche rischia di rimanere sepolto e inutilizzato”, conclude Tisato. “Navigais, invece, è una banca dati digitale che custodisce e preserva una parte del nostro passato e che costituisce uno strumento di lavoro prezioso per linguisti, studenti e ricercatori in ambito dialettologico".
Fonte: Graziano Tisato, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, Padova, tel. 049/8271821 , email tisato@pd.istc.cnr.it -
Per saperne di più: - http://www3.pd.istc.cnr.it/navigais-web
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