lunedì, febbraio 24, 2014
Koum, fondatore dell'App, ne ha fatto un dogma, anche nei concitati giorni dell'operazione Facebook. 

New York (WSI) - Per molti è stato visto come l'affare del secolo, ma la negoziazione non è stata delle più semplici. Stiamo parlando della vendita di Whatsapp e dei 19 miliardi di dollari sborsati da Facebook. Forbes riporta alcuni dettagli curiosi della vicenda e di come, per il fondatore di Whatsapp, Jan Koum, la data del 19 febbraio fosse fondamentale per la chiusura delle trattative, a tal punto che tutto sarebbe potuto saltare qualora l'intesa non fosse stata firmata quel giorno.

Proprio quel giorno, infatti, Koum aveva un biglietto aereo prenotato per Barcellona per il Mobile World Congress. Il biglietto era stato acquistato da Koum tempo prima sul sito internet FlyerTalk, usando le miglia aeree.

L'intraprendente manager ha usato la scusa del volo dalla California per lanciar un ultimatum a Zuckerberg.

Considerando le dimensione dell'affare, la prima cosa che può venire in mente, e che farebbero tutti, è quella di ricomprare un altro biglietto, in caso le contrattazioni si protraggano a lungo.

Ma questo non è lo stile di Koum. Lui, immigrato ucraino, ha costruito WhatsApp sul principio di business parsimoniosi, come per l'appunto l'utilizzo di miglia bonus collezionate con il tempo, per pagare viaggi d'affari.

Certo, tra un anno le cose potrebbero cambiare. Koum avrà un patrimonio netto di circa 6,8 miliardi di dollari e potrebbe anche permettersi di comprarsi un jet privato, ma a quanto pare sembra ancora interessato ad andare in cerca di occasioni su FlyerTalk.

Stranezze da ricchi? Forse no, anche perché questo dettaglio gli ha permesso di viaggiare spesso con gente appartenente a tutti i ceti sociali e di osservarle. E trovare il segreto per entusiasmare la gente con funzioni di messaggistica istantanea.


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