Teologia e Dostoevskij: sabato la difesa della tesi dottorale su “La leggenda del grande inquisitore”
Al “San Bonaventura” l’originale tesi di fra Emanuele Rimoli
“Il dramma della libertà – La ricezione teologica de La leggenda del Grande Inquisitore di Fëdor M. Dostoevskij” è il tema al centro della difesa della tesi dottorale di fra Emanuele Rimoli, in programma sabato alle ore 10 nella sala capitolare della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura”. Fra Rimoli è nato a Castrovillari (CS) nel 1982, nel 2001 è entrato nell’OFMConv ad Assisi dove ha studiato teologia, nel 2008 ha emesso la professione solenne e si è trasferito a Roma per la licenza in Antropologia cristiana conseguita al “Teresianum”. Nel gennaio 2012 è stato ordinato sacerdote ed è entrato a far parte della comunità stabile del Seraphicum. Dal 2011 collabora con p. Giulio Cesareo nell’ambito delle Cattedre di Antropologia ed Escatologia - preparandosi così a divenire nuovo docente della Facoltà - e, dallo stesso anno, è direttore del Cineforum Seraphicum.
Nella tesi dottorale, fra Rimoli analizza i contenuti teologici e l’attualità della Leggenda del Grande Inquisitore, rimarcando come Dostoevskij riscuota e abbia riscosso attenzione non solo da parte di teologi ortodossi ma anche cattolici e protestanti.
Un lavoro molto approfondito che parte dalla constatazione di come “nella lettura di opere teologiche dell’ultimo secolo, non è raro imbattersi in riferimenti alla letteratura. Autori come Dante, Shakespeare, Cervantes e Tolstoj, infatti, ritornano nei testi come autorevoli interpreti della condizione umana”.
La passione per Dostoevskij ha condotto fra Rimoli alla redazione di questa originale tesi dottorale: “considerato da molti un filosofo più che un romanziere - spiega - Dostoevskij ha inteso in maniera radicale il suo ministero di scrittore, la sua ricerca di ciò che rende l’uomo tale ha esplorato gli abissi della coscienza umana fino a scrutarne il sottosuolo, quel luogo in cui nessuna arrogante razionalità e nessun sistema ideologico può pretendere di entrare e gestire la libertà umana. Ciò che ha guidato la ricerca antropologica di Dostoevskij, animato dalla sua fede cristiana, è la consapevolezza che l’uomo è ben più profondo di quanto appaia, egli è mistero a immagine del mistero di Dio, e come tale è da rivelare”.
“Il dramma della libertà – La ricezione teologica de La leggenda del Grande Inquisitore di Fëdor M. Dostoevskij” è il tema al centro della difesa della tesi dottorale di fra Emanuele Rimoli, in programma sabato alle ore 10 nella sala capitolare della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura”. Fra Rimoli è nato a Castrovillari (CS) nel 1982, nel 2001 è entrato nell’OFMConv ad Assisi dove ha studiato teologia, nel 2008 ha emesso la professione solenne e si è trasferito a Roma per la licenza in Antropologia cristiana conseguita al “Teresianum”. Nel gennaio 2012 è stato ordinato sacerdote ed è entrato a far parte della comunità stabile del Seraphicum. Dal 2011 collabora con p. Giulio Cesareo nell’ambito delle Cattedre di Antropologia ed Escatologia - preparandosi così a divenire nuovo docente della Facoltà - e, dallo stesso anno, è direttore del Cineforum Seraphicum.
Nella tesi dottorale, fra Rimoli analizza i contenuti teologici e l’attualità della Leggenda del Grande Inquisitore, rimarcando come Dostoevskij riscuota e abbia riscosso attenzione non solo da parte di teologi ortodossi ma anche cattolici e protestanti.
Un lavoro molto approfondito che parte dalla constatazione di come “nella lettura di opere teologiche dell’ultimo secolo, non è raro imbattersi in riferimenti alla letteratura. Autori come Dante, Shakespeare, Cervantes e Tolstoj, infatti, ritornano nei testi come autorevoli interpreti della condizione umana”.
La passione per Dostoevskij ha condotto fra Rimoli alla redazione di questa originale tesi dottorale: “considerato da molti un filosofo più che un romanziere - spiega - Dostoevskij ha inteso in maniera radicale il suo ministero di scrittore, la sua ricerca di ciò che rende l’uomo tale ha esplorato gli abissi della coscienza umana fino a scrutarne il sottosuolo, quel luogo in cui nessuna arrogante razionalità e nessun sistema ideologico può pretendere di entrare e gestire la libertà umana. Ciò che ha guidato la ricerca antropologica di Dostoevskij, animato dalla sua fede cristiana, è la consapevolezza che l’uomo è ben più profondo di quanto appaia, egli è mistero a immagine del mistero di Dio, e come tale è da rivelare”.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.