Egitto. Tornano in piazza i sostenitori pro Morsi nel 40esimo della guerra dello Yom Kippur.
Radio Vaticana - Massima allerta al Cairo, dove i Fratelli Musulmani hanno organizzato diverse marce. Dopo il manifestante ucciso a Delga, si contano almeno 15 vittime in tutto il Paese. Intanto stamattina sono stati rilasciati dalle autorità egiziane i due cittadini canadesi arrestati il 16 agosto scorso durante una protesta antigovernativa. Cecilia Seppia: ascolta
Come previsto è tornata a salire la tensione in Egitto nel giorno in cui ricorre il 40° anniversario della guerra del Kippur, l’ultimo conflitto contro Israele. E mentre nel cielo vanno in scena una serie di voli dimostrativi, sparatorie e scontri si registrano al Cairo soprattutto per le numerose marce organizzate dai sostenitori del deposto presidente Morsi, e dai Fratelli Musulmani il cui obiettivo è tornare ad assediare Piazza Tahrir. Qui polizia e blindati dell’esercito sono schierati in forze e stanno rispondendo con un fittissimo lancio di lacrimogeni. Ma si protesta anche in altre parti del Paese. A Delga si contano 1 morto e diversi feriti in seguito a rappresaglie degli agenti contro i dimostranti. Vittime a Dalja e Minya. Inoltre un poliziotto è stato ucciso in un attacco contro un commissariato a El Arish, capoluogo del Sinai del Nord. In mattinata il presidente ad interim Mansour aveva invitato gli egiziani a manifestare il loro sostegno all’esercito proprio in ricordo di quella guerra vinta nel 1973 e il portavoce dei militari aveva tuonato: chi protesterà oggi sarà considerato un terrorista.
aggiornamento: 22.02
Continua ad aggravarsi il bilancio degli scontri che hanno infiammato l'Egitto nel giorno del 40° anniversario della fine della guerra del Kippur. Fonti della sicurezza hanno riferito che le vittime sono 44. E' il peggiore tributo di sangue dall'ondata di violenza di metà agosto, quando gli accampamenti pro-Morsi al Cairo furono sgomberati con la forza. Al Cairo, i sostenitori dell'ex presidente si sono scontrati con i soldati. I feriti sono oltre 200; almeno 400 i manifestanti arresti.
Radio Vaticana - Massima allerta al Cairo, dove i Fratelli Musulmani hanno organizzato diverse marce. Dopo il manifestante ucciso a Delga, si contano almeno 15 vittime in tutto il Paese. Intanto stamattina sono stati rilasciati dalle autorità egiziane i due cittadini canadesi arrestati il 16 agosto scorso durante una protesta antigovernativa. Cecilia Seppia: ascolta
Come previsto è tornata a salire la tensione in Egitto nel giorno in cui ricorre il 40° anniversario della guerra del Kippur, l’ultimo conflitto contro Israele. E mentre nel cielo vanno in scena una serie di voli dimostrativi, sparatorie e scontri si registrano al Cairo soprattutto per le numerose marce organizzate dai sostenitori del deposto presidente Morsi, e dai Fratelli Musulmani il cui obiettivo è tornare ad assediare Piazza Tahrir. Qui polizia e blindati dell’esercito sono schierati in forze e stanno rispondendo con un fittissimo lancio di lacrimogeni. Ma si protesta anche in altre parti del Paese. A Delga si contano 1 morto e diversi feriti in seguito a rappresaglie degli agenti contro i dimostranti. Vittime a Dalja e Minya. Inoltre un poliziotto è stato ucciso in un attacco contro un commissariato a El Arish, capoluogo del Sinai del Nord. In mattinata il presidente ad interim Mansour aveva invitato gli egiziani a manifestare il loro sostegno all’esercito proprio in ricordo di quella guerra vinta nel 1973 e il portavoce dei militari aveva tuonato: chi protesterà oggi sarà considerato un terrorista.
aggiornamento: 22.02
Continua ad aggravarsi il bilancio degli scontri che hanno infiammato l'Egitto nel giorno del 40° anniversario della fine della guerra del Kippur. Fonti della sicurezza hanno riferito che le vittime sono 44. E' il peggiore tributo di sangue dall'ondata di violenza di metà agosto, quando gli accampamenti pro-Morsi al Cairo furono sgomberati con la forza. Al Cairo, i sostenitori dell'ex presidente si sono scontrati con i soldati. I feriti sono oltre 200; almeno 400 i manifestanti arresti.
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