Le forze di Assad sono accusate del massacro di 1300 civili con armi chimiche nella periferia est di Damasco, ad affermarlo è la Coalizione nazionale delle opposizioni siriane in esilio in un comunicato diffuso da Istanbul. 

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha chiesto chiarezza sui presunti attacchi con il gas in Siria, in cui sarebbero morte 1.300 persone. Il governo nega: "Tutto falso". Nella riunione straordinaria, il Consiglio ha espresso preoccupazione, apprezzando la determinazione del segretario per assicurare un'inchiesta "rapida e imparziale" su quanto accaduto. Il 'Palazzo di vetro' ha ribadito che l'uso dei gas è una violazione del diritto internazionale, ma non ha esplicitamente chiesto un'indagine dell'Onu sulle accuse dell'opposizione siriana che se confermato sarebbe "inaccettabile".

Il capo della diplomazia Ue Catherine Ashton dichiara: "Abbiamo visto con grande preoccupazione informazioni su un possibile uso di armi chimiche da parte del regime siriano. Tali accuse devono essere oggetto di un'inchiesta immediata e approfondita". Continua la Ashton: "Le notizie sul possibile uso di armi chimiche in Siria "richiedono un'immediata verifica da parte degli ispettori Onu presenti nel Paese".