La Chiesa filippina continua la sua mobilitazione per fornire assistenza necessaria alle migliaia di famiglie colpite dalle alluvioni portate dalla tempesta tropicale Trami che, associato a piogge torenziali, ha devastato le regioni settentrionali dell’arcipelago tra domenica e mercoledì scorsi. Otto i morti finora accertati, decine di migliaia gli sfollati e ingenti i danni. 

Misna - Le diocesi che si sono attivate sono quelle colpite diretta
mente o limitrofe alle aree alluvionate, in alcune delle quali, come l’isola di Bataan è stato proclamato lo stato di calamità naturale: Balanga, Cavite, Imus, ma anche le comunità delle province di Laguna e dell’area metropolitana di Manila, allagata per il 60% dalle inondazioni che hanno interessato soprattutto le aree più popolose e povere. Uno sforzo ingente per le possibilità delle diocesi e dei loro Centri di azione sociale, sostenuti da una gara di solidarietà dei parrocchiani.

Due giorni fa, il cardinale e arcivescovo di Manila, Luis Antonio Tagle, ha ringraziato i tanti che hanno risposto al suo appello a favore di quanti hanno perso case, beni e possibilità di lavoro. Sono oltre 6000 i pacchi distribuiti ma altri 15.000 sono in preparazione per far fronte alle prime necessità, secondo le valutazione delle diocesi. Il cardinale ha chiesto ancora alle comunità cattoliche di impegnarsi a fornire riso, scatolame, biscotti, coperte, abiti, acqua in bottiglia e medicinali per tosse, febbre e dolori intestinali. Il cardinale Tagle ha anche espresso apprezzamento per la collaborazione tra Chiesa e governo al fine di andare incontro alle necessità delle 30.000 famiglie ospitate nei centri di raccolta.

Intanto, in una stagione dei tifoni particolarmente violenta, sull’arcipelago filippino sta per arrivare una nuova perturbazione. La situazione della capitale, in particolare, ha spinto molti a chiedere una riorganizzazione dei servizi d’emergenza, ma soprattutto a pianificare e costruire bacini e sbarramenti in grado di limitare gli effetti delle alluvioni in aree densamente abitate.