Divieto alle Madri di Tiananmen di onorare la memoria dei loro figli uccisi. Giornalisti di Hong Kong fermati nella piazza. Hu Jia minacciato di "rischi per la sicurezza". Censurate immagini di candele e parole che ricordano la data e il massacro. A Hong Kong si attendono oltre 100mila persone alla veglia di questa sera.
Pechino (AsiaNews) - La polizia cinese è indaffarata a bloccare e controllare attivisti, dissidenti e giornalisti bloccando ogni ricordo o preghiera sul massacro del 4 giugno 1989, anche su internet.
Stamane, alcuni giornalisti di Hong Kong che volevano filmare l'alzabandiera sulla piazza Tiananmen sono stati fermati e interrogati e il loro materiale è stato sequestrato e cancellato.
Zhang Xianling, del gruppo "Madri di Tiananmen", che raccoglie parenti dei giovani uccisi dai carri armati dell'esercito, ha dichiarato che almeno 10 poliziotti sono schierati attorno alla sua casa e non permettono nemmeno alla donna delle pulizie di entrare. Secondo la donna, negli anni scorsi ve ne erano solo 3 o quattro. Nonostante ciò, essa ha deciso che farà di tutto per andare a onorare suo figlio Wang Nan, 19 anni, nel luogo in cui è stato ucciso.
Anche Ding Zilin, la fondatrice del gruppo, è stata avvertita che non le sarà permesso di andare a Mixidi, vicino a piazza Tiananmen, per onorare con dei fiori il figlio ucciso a 17 anni.
Il dissidente Hu Jia, che ha scontato tre anni e mezzo per aver postato alcuni articoli su internet, è stato seguito da Pechino fino a Guangzhou. Egli voleva ritornare entro il 2 giugno nella capitale, ma gli è stato impedito minacciandolo di "rischi per la sicurezza".
La pressione e la censura è forte anche sul web. Sul Sina Weibo è bloccata la ricerca di "candela" e "piazza". Molti utenti hanno infatti cercato di esprimere la loro partecipazione alla memoria di Tiananmen postando l'immagine di una candela. Nonostante ciò, molti hanno trovato il modo di ricordare il massacro attraverso velati riferimenti. Il numero "64", riferito al 4 giugno, è divenuto il termine più cercato nei motori.
Intanto, a Hong Kong, molti gruppi, soprattutto giovani (v. foto), si preparano alla veglia in memoria dei martiri di Tiananmen. Gli organizzatori sperano nella partecipazione di oltre 100mila persone. Lee Cheuk-yan, uno dei leader, ha detto che quest'anno la popolazione di Hong Kong deve rinnovare la richiesta di giustizia per i morti di Tiananmen e far sentire tutto il loro disagio verso il presidente Xi Jinping, che sembra camminare su un sentiero ancora più autoritario del suo predecessore Hu Jintao.
Pechino (AsiaNews) - La polizia cinese è indaffarata a bloccare e controllare attivisti, dissidenti e giornalisti bloccando ogni ricordo o preghiera sul massacro del 4 giugno 1989, anche su internet.
Stamane, alcuni giornalisti di Hong Kong che volevano filmare l'alzabandiera sulla piazza Tiananmen sono stati fermati e interrogati e il loro materiale è stato sequestrato e cancellato.
Zhang Xianling, del gruppo "Madri di Tiananmen", che raccoglie parenti dei giovani uccisi dai carri armati dell'esercito, ha dichiarato che almeno 10 poliziotti sono schierati attorno alla sua casa e non permettono nemmeno alla donna delle pulizie di entrare. Secondo la donna, negli anni scorsi ve ne erano solo 3 o quattro. Nonostante ciò, essa ha deciso che farà di tutto per andare a onorare suo figlio Wang Nan, 19 anni, nel luogo in cui è stato ucciso.
Anche Ding Zilin, la fondatrice del gruppo, è stata avvertita che non le sarà permesso di andare a Mixidi, vicino a piazza Tiananmen, per onorare con dei fiori il figlio ucciso a 17 anni.
Il dissidente Hu Jia, che ha scontato tre anni e mezzo per aver postato alcuni articoli su internet, è stato seguito da Pechino fino a Guangzhou. Egli voleva ritornare entro il 2 giugno nella capitale, ma gli è stato impedito minacciandolo di "rischi per la sicurezza".
La pressione e la censura è forte anche sul web. Sul Sina Weibo è bloccata la ricerca di "candela" e "piazza". Molti utenti hanno infatti cercato di esprimere la loro partecipazione alla memoria di Tiananmen postando l'immagine di una candela. Nonostante ciò, molti hanno trovato il modo di ricordare il massacro attraverso velati riferimenti. Il numero "64", riferito al 4 giugno, è divenuto il termine più cercato nei motori.
Intanto, a Hong Kong, molti gruppi, soprattutto giovani (v. foto), si preparano alla veglia in memoria dei martiri di Tiananmen. Gli organizzatori sperano nella partecipazione di oltre 100mila persone. Lee Cheuk-yan, uno dei leader, ha detto che quest'anno la popolazione di Hong Kong deve rinnovare la richiesta di giustizia per i morti di Tiananmen e far sentire tutto il loro disagio verso il presidente Xi Jinping, che sembra camminare su un sentiero ancora più autoritario del suo predecessore Hu Jintao.
di Wang Zhicheng
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