Visite guidate alle comunità agricole e agli impianti di lavorazione: queste e altre iniziative chiudono oggi i tre giorni dedicati dal governo di Evo Morales alla “strada della quinua” (o quinoa), il cosiddetto “grano sacro” degli Incas di cui la povera Bolivia rivendica il primo posto fra i produttori mondiali.
Misna - La “strada della quinua” si snoda lungo tre dipartimenti andini, La Paz, Oruro e Potosí, dove si concentra il 100% della produzione totale di questa pianta erbacea altamente nutritiva, nonché priva di glutine, i cui semi sono stati impiegati per millenni a mo’ di cereale; un vegetale, a cui il Palazzo di Vetro ha dedicato il 2013, che per la Fao (Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura) può costituire uno strumento fondamentale per la lotta contro la fameal livello globale. Il freddo e le burrasche tipici dell’Altopiano boliviano sono gli elementi che hanno spinto in tempi recenti anche contadini non avvezzi a passare alla quinua dopo aver seminato fagioli e patate per generazioni. E’ il caso della piccola comunità di Tarmaya, dove 300 famiglie indigene Aymaras hanno cominciato per la prima volta quest’anno a piantare quinua per tentare di migliorare i magri guadagni grazie al buon prezzo del vegetale che oscilla fra i 2500 e i 3000 dollari la tonnellata. Secondo dati della Fao, nel 2012 la produzione globale di quinua ha superato le 80.000 tonnellate: al Perù ne sono attribuite 41.168, sebbene La Paz sostenga di aver superato il vicino; secondo diverse fonti buona parte della produzione boliviana finisce di contrabbando nel paese confinante.
Misna - La “strada della quinua” si snoda lungo tre dipartimenti andini, La Paz, Oruro e Potosí, dove si concentra il 100% della produzione totale di questa pianta erbacea altamente nutritiva, nonché priva di glutine, i cui semi sono stati impiegati per millenni a mo’ di cereale; un vegetale, a cui il Palazzo di Vetro ha dedicato il 2013, che per la Fao (Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura) può costituire uno strumento fondamentale per la lotta contro la fameal livello globale. Il freddo e le burrasche tipici dell’Altopiano boliviano sono gli elementi che hanno spinto in tempi recenti anche contadini non avvezzi a passare alla quinua dopo aver seminato fagioli e patate per generazioni. E’ il caso della piccola comunità di Tarmaya, dove 300 famiglie indigene Aymaras hanno cominciato per la prima volta quest’anno a piantare quinua per tentare di migliorare i magri guadagni grazie al buon prezzo del vegetale che oscilla fra i 2500 e i 3000 dollari la tonnellata. Secondo dati della Fao, nel 2012 la produzione globale di quinua ha superato le 80.000 tonnellate: al Perù ne sono attribuite 41.168, sebbene La Paz sostenga di aver superato il vicino; secondo diverse fonti buona parte della produzione boliviana finisce di contrabbando nel paese confinante.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.