venerdì, febbraio 01, 2013
In Liguria l’ottavo dei 16 Convegni pubblici regionali promossi dall’AC in preparazione alla prossima Settimana sociale dei cattolici Italiani

Domani in Liguria, giunge a meta del suo cammino il giro d’Italia in sedici convegni pubblici voluto dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica e organizzato congiuntamente alle Delegazioni regionali dell’associazione per offrire un contributo di riflessioni e idee alla fase di preparazione alla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani in programma a Torino per il prossimo settembre. Ognuno dei sedici appuntamenti, svolti o da svolgere, prende in considerazione, da uno specifico angolo prospettico, il tema più generale della famiglia, concepita come risorsa essenziale della nostra società, in modo da individuare, attraverso il dialogo con le istituzioni territoriali e la società civile, nodi e prospettive tra loro complementari e toccare i diversi argomenti che saranno oggetto di riflessione durante i lavori di Torino.

Particolarmente interessante si annuncia il Convegno pubblico in programma domani sera a Genova - con inizio alle ore 20.45, presso la Sala Quadrivium in piazza Santa Marta, 2 - sia per il tema scelto “Famiglia: risorsa per la Chiesa e per la Società” sia per la presenza tra i relatori del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo del capoluogo ligure e presidente della Conferenza episcopale italiana. Insieme al presidente nazionale dell’Ac, Franco Miano, e all’assessore regionale al bilancio della regione Liguria, Sergio Rossetti, offriranno l’opportunità di approfondire e sostenere l’importanza della famiglia, quale cellula vitale del Paese che può permettere di superare l’attuale congiuntura critica.

Nella recente prolusione al Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, lo stesso card. Bagnasco ricordava che «sotto il peso della congiuntura, il popolo italiano si è mostrato ancora una volta solido: nella capacità di dedizione e di sacrificio ha rivelato forza di tenuta e di speranza. Ma nessuno s’illuda o cerchi spiegazioni ideologiche e parziali: se ciò è accaduto, prima che ai risparmi, alle autoriduzioni, alla revisione di stili di vita, ciò è dovuto al naturale e insostituibile moltiplicatore di ogni più piccola risorsa: la famiglia. È il suo patrimonio di amore, di sostegno e di legami virtuosi, che permette ad ognuno di mantenere quell’invisibile e incomparabile capitale di autostima e fiducia che nessuna ricchezza materiale può comprare, e senza del quale le difficoltà diventano massi schiaccianti».

Una riflessione rilanciata da Gianfranco Agosti, delegato regionale Ac Liguria, nel sottolineare che «è proprio pensando e partendo dalle famiglie reali del nostro Paese e in particolare della Liguria che vogliamo muovere una riflessione sulla necessità di investire sulla famiglia perché possa ancora maggiormente corrispondere al suo compito insostituibile di educazione e sostegno, di promozione e accompagnamento, di tenuta sostanziale del tessuto sociale che altrimenti rischia di sgretolarsi sotto i colpi di un sistema globale che sembra aver perso l’anima».

La Liguria ha dei tratti emblematici. «Diminuisce la popolazione ligure e aumentano i nuclei familiari composti da un’unica persona e da un solo genitore che introducono una fragilità della coesione sociale del nostro territorio. Servono politiche di sostegno alle donne e alla famiglia per invertire la decrescita demografica». Così l’assessore regionale Rossetti commentava i dati dell’annuario statistico regionale presentato all’inizio del mese di gennaio. «E da qui possono e devono partire - per Gianfranco Agosti - le politiche a sostegno delle famiglie con la volontà di rimetterle al centro insieme all’attenzione per il lavoro, uno sviluppo sostenibile e i giovani». Questioni aperte per l’intero Paese, con un comune presupposto: la volontà di ripartire dalle persone.

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