domenica, dicembre 16, 2012
Il killer ha usato due pistole intestate alla madre; si riaprono interrogativi sull’attuale legislazione statunitense in tema di armi 
 
di Chiara Bartoli 

La strage si è svolta nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, la cittadina che nel 2005 era stata candidata dalla Cnn come uno tra i migliori luoghi dove vivere in America. La cittadina da cartolina ospita 27 mila residenti, tra i quali anche l’uomo che nella mattina del 15 dicembre non ha esitato ad aprire il fuoco su bambini innocenti, uccidendone in tutto 26 persone. Prima di allora la cittadina aveva conosciuto un altro terribile evento: un uomo aveva ucciso la propria moglie e passato il cadavere nel tritalegna.

Adam ha dapprima ucciso la madre nella sua abitazione con una delle tre calibro 223 che erano in casa, per poi dirigersi verso la scuola dove la madre insegnava. Vestito di nero e munito di un giubbotto anti-proiettile ha iniziato a sparare sin dal corridoio, uccidendo la preside e la psicologa della scuola e altri tre adulti. In seguito ha aperto il fuoco in due aule della scuola, facendo esplodere in tutto 100 colpi. L’assassino, poi, terminato il massacro si è tolto la vita. "Ho visto i proiettili nel corridoio vicino a quello in cui mi trovavo e poi un'insegnante mi ha spinto in una delle classi" afferma un alunno di otto anni che ha assistito alla strage."Il loro rumore era come se qualcuno stesse dando pedate ad una porta", racconta ancora il bimbo riferendosi agli spari abbracciando spaventato la mamma. "E' stato orribile", ha detto ancora uno dei genitori, "Erano tutti isterici. Genitori. Studenti. C'erano bambini che uscivano dalla scuola. Erano insanguinati. Non ho idea se fossero feriti, so soltanto che erano insanguinati", aggiunge la donna. I bambini sono stati messi in salvo da un’insegnante che, accortasi di quanto stesse avvenendo, ha chiuso la porta a chiave della stanza dove si trovavano i suoi alunni e ne ha fatto uscire i bambini solo dopo aver visto la polizia.

Il padre del killer, Peter Lanza, ha annunciato un 'lutto per enorme tragedia'. Il figlio, infatti, prima di dirigersi alla scuola ha ucciso la madre sparandole numerosi colpi di pistola alla testa. Lo ha confermato il medico legale, che ha eseguito le autopsie sulle vittime. Peter Lanza afferma in un comunicato: "I nostri cuori sono vicini alle famiglie e agli amici che hanno perso i loro cari e a tutti coloro che sono rimasti feriti. Non ci sono parole per esprimere quanto siamo affranti. Siamo in uno stato di incredulità, cercando di trovare qualsiasi risposta possibile. Anche noi ci chiediamo perché. Collaboriamo pienamente con gli inquirenti e continueremo a farlo. Come molti di voi, siamo addolorati, ma lottiamo per trovare un senso a quanto è successo".

Si aprono intanto le piste investigative per capire se un post su 4Chan pubblicato alla vigilia della strage potesse aver preannunciato in qualche modo la tragedia. Il messaggio anonimo minacciava un suicidio che “avrebbe fatto notizia”; l’utente aveva inoltre aggiunto: “Vivo in Connecticut, posso dire solo questo”. Il messaggio era correlato dalla foto di Eric Harris e Dylan Klebold, i killer della Columbine High School in Colorado.

Purtroppo la strage compiuta da Adam Lanza è solo l’ultima di una lunga serie che hanno sconvolto nel 2012 gli Stati Uniti. A partire da quella avvenuta nel 1999 quando due studenti della Columbine High School di Denver uccisero 12 loro compagni ed un insegnante prima di togliersi la vita; fino ad arrivare a quella avvenuta in un centro commerciale di Portland, in Oregon quando un uomo con un fucile semiautomatico apre il fuoco contro la folla, passadno per la “strage di Batman”, quanto un uomo mascherato da Jocker entrò in un cinema in Colorado e uccise 12 persone ferendone 50.

Si riaprono grossi interrogativi sull’attuale legislazione statunitense in tema di armi. La senatrice democratica Dianne Feinstein presenterà un disegno di legge per il bando delle armi di assalto il primo giorno di riunione nel nuovo Congresso. Lo stesso bando sarà presentato in contemporanea alla Camera. Dianne Feinstein si dice fiduciosa circa la possibilità che il presidente Obama appoggi la legge. Il presidente, infatti, durante il messaggio alla nazione ha affermato commosso: “Abbiamo sopportato troppe di queste tragedie. Il nostro cuore è infranto” aggiungendo che “Siamo tutti genitori. Dobbiamo unirci per fare azioni ed evitare altre stragi“. Il presidente si ripromette di rivedere il discusso secondo emendamento della Costituzione statunitense che garantisce il diritto di possedere armi, emesso il 15 dicembre del 1791.

Anche i frati francescani di Assisi si sono espressi al riguardo: “Basta armi al supermercato! Basta alla cultura delle armi! Basta con la strage degli innocenti!”. Padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di Assisi ha inoltre detto: “Sono tante, troppo frequenti, queste tragiche sparatorie che sollevano la questione della facilità con cui ci si può procurare legalmente le armi negli Stati Uniti per poi usarle in modo assassino”.


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