martedì, novembre 13, 2012
Noi che… prima di fare un viaggio andavamo dal fotografo a comprare il rullino da 24 o 36 scatti; noi che… per raccogliere le foto non bastava uno scatolone: clic su una generazione che vive con nostalgia la crisi di un’icona internazionale

di Paola Bisconti

Non è la prima volta che si leggono notizie riguardo la chiusura di importanti aziende e celebri multinazionali, ma in questo caso l’ufficializzazione dell’avvio alla procedura di bancarotta della Kodak aveva lasciato un po’ di rammarico a tutti coloro che in qualche modo le si erano affezionati. L’icona della storica ditta rappresenta per molti il proprio passato e tutte quelle emozioni che si rivivono sfogliando un album di vecchie foto. Ora, invece, si può racchiudere una vita intera in un cd, salvare centinaia di foto in una pennina oppure pubblicarne a migliaia sui social network. Ed è stata proprio l’era del digitale a travolgere la celebre casa americana 131 di onorata attività.

Il fondatore George Eastman ebbe più di una idea geniale: in primis il nome Kodak, che è un termine breve e facile da pronunciare; poi inventò la prima fotocamera e molti altri strumenti indispensabili nel settore della fotografia professionale. Da un po’ invece l’azienda ha smesso di produrre apparecchi fotografici concentrandosi fino a qualche tempo fa sulla fabbrica di stampanti, anche se ha assicurato la garanzia a tutti quei prodotti venduti in precedenza.

La Kodak, nata a Rochenster nel 1881 e che ha dato lavoro a ben 19.000 dipendenti, era entrata in crisi a causa delle nuove tecnologie e di diversi errori di gestione, ma anche per la mancanza di liquidità. Ma ora per fortuna, con i 793 milioni di dollari ottenuti dalla vendita dei tanti brevetti di proprietà, avrà la possibilità di uscire dall’amministrazione controllata e risanare, anche se solo in piccola parte, un debito di 6,75 miliardi di dollari. Sperando che non lasci ingiallire quei tempi gloriosi quando spumeggiavano slogan come “Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto”.

Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

Vorrei farvi presente che in questo link è riportato questo vostro articolo,dove c'è scritto che la "Kodak chiude",cosa assolutamente non vera al 13/11/2012

http://www.linkiesta.it/blogs/anam/chiude-la-kodak-il-celebre-marchio-americano-che-ha-segnato-la-storia-della-fotografia?nocache=1#comment-86632

fabietto ha detto...

C'era un punto interrogativo che nel link è sparito

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