venerdì, novembre 09, 2012
Economia ancora in difficoltà in Europa. Ieri il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha ribadito che la crescita stenterà anche il prossimo anno. Approvazione per le nuove misure decise dal parlamento greco che già domenica però rischia di dividersi sulla legge di bilancio. Benedetta Capelli: ascolta  

Radio Vaticana - Crescita debole nel 2013 e richiamo ai Paesi a fare di più sul piano delle riforme. Questi i punti forti emersi nell’incontro a Francoforte tra la stampa e il presidente della Banca Centrale Europea, Draghi. Ricordando che la Bce ha messo tutte le armi a disposizione in difesa dell’euro e che è pronta a varare un piano anti-spread, Draghi ha invitato a riforme strutturali per stimolare l'occupazione e rendere sostenibili gli sforzi di consolidamento fiscale nell'Eurozona, necessarie poi nuove misure per aumentare la flessibilità del mercato del lavoro e la mobilità. Draghi ha poi citato i miglioramenti di Italia e Spagna che hanno visto aumentare la domanda dei titoli di stato dopo l'annuncio del piano di acquisto bond della Bce. “Sulla Grecia è stato fatto quello che dovevamo fare”: ha aggiunto il presidente che ha parlato di passo importante compiuto da Atene con l'approvazione delle nuove misure di austerità, costate però al governo Samaras l’espulsione di 7 parlamentari contrari ai provvedimenti approvati. E in questo clima, cresce la paura che il Parlamento si divida ancora sulla legge di bilancio – domenica il voto - mentre i dati sulla disoccupazione fanno registrare un nuovo record arrivando al 25,4%.

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