Barack Obama ha lanciato un nuovo messaggio all’Unione europea. Questa volta però il Presidente statunitense ha scelto di mettere da parte i toni forti e accusatori dei giorni scorsi per esprimere, invece, fiducia nella capacità dei leader europei.
E-ilmensile - Allo stess
o tempo, però, Obama ha ricordato la gravità della crisi e ha insistito sulla durezza delle misure da adottare per uscirne, ribadendo l’importanza della crescita e dell’occupazione. Il presidente Usa ha quindi affermato che anche se le “soluzioni per la crisi europea sono dure, l’Europa può contare sul sostegno americano. I leader europei conoscono perfettamente la serietà e l’urgenza della situazione. L’Europa rischia la recessione”. Secondo la sua analisi, “l’Europa sta affrontando quello che abbiamo affrontato noi nel biennio 2008-2010 e bisogna ammettere che è molto più difficile il coordinamento tra governi molto diversi tra loro. Noi stiamo cercando di essere costruttivi, non vogliamo rimproverarli o dire loro cosa devono fare. Devono decidere loro cosa fare, ma in modo efficace e tempestivo. Noi siamo al loro fianco per dare dei suggerimenti, ma poi starà a loro prendere delle decisioni”.
Secondo la Casa Bianca “serve un’Europa integrata per superare la crisi e stimolare la crescita. Servono una maggiore forza e integrazione nell’area euro. Servirà tempo ma c’è l’impegno politico”.
Il Presidente Obama si è soffermato in particolare sulla Grecia, ribadendo la necessità che il Paese non esca dall’Europa: “è nell’interesse di tutti che resti all’interno dell’eurozona rispettando i suoi impegni nei confronti delle riforme. Riconosciamo il sacrificio che il popolo greco sta affrontando e i leader europei comprendono la necessità di appoggiare il popolo greco se deciderà di restare nell’euro. Ma le sofferenze per quel popolo sarebbero maggiori se il Paese uscisse dall’area dell’euro. I greci devono esserne consapevoli”.
Positivi sono poi i commenti del Presidente Usa su Italia e Spagna, che hanno adottato “riforme intelligenti e necessarie”, anche se “è necessario il tempo e lo spazio perché queste riforme abbiano il loro esito”.
“E’ importante che in Europa si mettano a segno riforme strutturali che diano esito nell’arco dei prossimi 3-5 anni”, ha sottolineato Obama.
Secondo il Presidente, infatti, una delle prime misure che dovrebbero essere adottate dai leader dell’Unione Europea è quella di “rafforzare il sistema bancario” iniettando capitali negli istituti in stato di debolezza. Andrebbero poi compiuti ulteriori passi per evitare la recessione, ed Obama si è detto fiducioso che i leader europei stiano operando proprio in tal senso.
Infine, il Presidente Usa ha messo ancora una volta l’accento sulla crescita, convinto del fatto che “la crisi non è solo del debito. E’ difficile poter riallineare il bilancio e arginare il deficit se non c’è crescita”. “In Europa ci sono Paesi con tassi di disoccupazione del 15 e 20 per cento. Con troppa austerità la disoccupazione può arrivare al 25 per cento”, ha evidenziato Obama. “Se si fanno solo tagli, le persone faranno sempre un passo indietro e non spenderanno”.
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o tempo, però, Obama ha ricordato la gravità della crisi e ha insistito sulla durezza delle misure da adottare per uscirne, ribadendo l’importanza della crescita e dell’occupazione. Il presidente Usa ha quindi affermato che anche se le “soluzioni per la crisi europea sono dure, l’Europa può contare sul sostegno americano. I leader europei conoscono perfettamente la serietà e l’urgenza della situazione. L’Europa rischia la recessione”. Secondo la sua analisi, “l’Europa sta affrontando quello che abbiamo affrontato noi nel biennio 2008-2010 e bisogna ammettere che è molto più difficile il coordinamento tra governi molto diversi tra loro. Noi stiamo cercando di essere costruttivi, non vogliamo rimproverarli o dire loro cosa devono fare. Devono decidere loro cosa fare, ma in modo efficace e tempestivo. Noi siamo al loro fianco per dare dei suggerimenti, ma poi starà a loro prendere delle decisioni”.Secondo la Casa Bianca “serve un’Europa integrata per superare la crisi e stimolare la crescita. Servono una maggiore forza e integrazione nell’area euro. Servirà tempo ma c’è l’impegno politico”.
Il Presidente Obama si è soffermato in particolare sulla Grecia, ribadendo la necessità che il Paese non esca dall’Europa: “è nell’interesse di tutti che resti all’interno dell’eurozona rispettando i suoi impegni nei confronti delle riforme. Riconosciamo il sacrificio che il popolo greco sta affrontando e i leader europei comprendono la necessità di appoggiare il popolo greco se deciderà di restare nell’euro. Ma le sofferenze per quel popolo sarebbero maggiori se il Paese uscisse dall’area dell’euro. I greci devono esserne consapevoli”.
Positivi sono poi i commenti del Presidente Usa su Italia e Spagna, che hanno adottato “riforme intelligenti e necessarie”, anche se “è necessario il tempo e lo spazio perché queste riforme abbiano il loro esito”.
“E’ importante che in Europa si mettano a segno riforme strutturali che diano esito nell’arco dei prossimi 3-5 anni”, ha sottolineato Obama.
Secondo il Presidente, infatti, una delle prime misure che dovrebbero essere adottate dai leader dell’Unione Europea è quella di “rafforzare il sistema bancario” iniettando capitali negli istituti in stato di debolezza. Andrebbero poi compiuti ulteriori passi per evitare la recessione, ed Obama si è detto fiducioso che i leader europei stiano operando proprio in tal senso.
Infine, il Presidente Usa ha messo ancora una volta l’accento sulla crescita, convinto del fatto che “la crisi non è solo del debito. E’ difficile poter riallineare il bilancio e arginare il deficit se non c’è crescita”. “In Europa ci sono Paesi con tassi di disoccupazione del 15 e 20 per cento. Con troppa austerità la disoccupazione può arrivare al 25 per cento”, ha evidenziato Obama. “Se si fanno solo tagli, le persone faranno sempre un passo indietro e non spenderanno”.
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