Rischio di crisi diplomatica tra Italia e Gran Bretagna, dopo il fallito blitz condotto ieri in Nigeria da Forze speciali britanniche e nigeriane, nel quale sono stati uccisi due tecnici stranieri: l’italiano, Franco Lamolinara, e il britannico, Chris McManus, ostaggi del gruppo islamico Boko Haram.
Radio Vaticana - Drammatici i particolari della vicenda: i due sarebbero stati trucidati dai terroristi con colpi d’arma da fuoco alla testa. Intanto, il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, chiede una ricostruzione dettagliata di quanto avvenuto. Sulla vicenda, che rischia di raffreddare i rapporti tra Roma e Londra, Giancarlo La Vella ha intervistato Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici all’Università di Trieste: ascolta
R. – Credo sia assolutamente da evitare lo scontro diplomatico di due Paesi europei componenti della Nato, il cui obiettivo è naturalmente quello di combattere il terrorismo internazionale, che si è dato un nuovo volto: ha scelto infatti altre aree e sostanzialmente in buona parte si è trasferito in Africa, non solo nelle aree che conosciamo – come la vicenda della Somalia – ma ormai decisamente anche in Nigeria. Dobbiamo anche conoscere meglio i particolari: è chiaro che, se vi sono state delle discrepanze nelle operazioni, queste sono state dovute anche al fatto che l’iniziativa è stata condotta in buona parte dalle forze nigeriane, e quindi è ovvio che il presidente del Consiglio Monti si sia rivolto al presidente nigeriano.
D. – Secondo lei, si sta sottovalutando l’entità di un gruppo come Boko Haram che si ispira, ormai in modo palese, ad Al Qaeda?
R. – L’abbiamo sottovalutato e abbiamo sottovalutato pure tutto quello che è capitato anche in altre aree, nei confronti dei cristiani e dei cattolici, perché non siamo riusciti ancora a decifrare la nuova strategia di Al Qaeda la quale, rispetto al passato, assume caratteristiche di guerra religiosa in maniera sempre più forte. Direi che valga la pena riflettere più su questo, che sugli scontri diplomatici e di potere, che naturalmente fanno parte della vita degli Stati e delle nazioni. E e direi che stiamo trascurando la sostanza per andare molto spesso soltanto sulla forma.
D. – Secondo lei, costituirebbe motivo di distensione una ridistribuzione delle ricchezze, soprattutto a livello di greggio, di cui dispone la Nigeria?
R. – Certamente. Abbiamo trascurato sicuramente la valutazione di un rapporto vero con questo continente, che tra l’altro per noi – sponda mediterranea d’Europa – è fondamentale. Anche per loro è fondamentale il rapporto con l’Unione Europea, che adesso va assolutamente ripreso. Il tentativo di avere governi migliori e più giusti, che riescano in qualche modo a essere meno corrotti e meno penetrabili, come per esempio lo sono state le invasioni cinesi in Africa che presentano aspetti assolutamente oscuri. Riguardo tutto questo, non solo non abbiamo più convocato conferenze internazionali, né approfondito questo tema così da far appannare da tempo anche l’opera delle Nazioni Unite, ma finisce che ci scontriamo senza però vedere i nodi di fondo. (cp)
Radio Vaticana - Drammatici i particolari della vicenda: i due sarebbero stati trucidati dai terroristi con colpi d’arma da fuoco alla testa. Intanto, il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, chiede una ricostruzione dettagliata di quanto avvenuto. Sulla vicenda, che rischia di raffreddare i rapporti tra Roma e Londra, Giancarlo La Vella ha intervistato Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici all’Università di Trieste: ascoltaR. – Credo sia assolutamente da evitare lo scontro diplomatico di due Paesi europei componenti della Nato, il cui obiettivo è naturalmente quello di combattere il terrorismo internazionale, che si è dato un nuovo volto: ha scelto infatti altre aree e sostanzialmente in buona parte si è trasferito in Africa, non solo nelle aree che conosciamo – come la vicenda della Somalia – ma ormai decisamente anche in Nigeria. Dobbiamo anche conoscere meglio i particolari: è chiaro che, se vi sono state delle discrepanze nelle operazioni, queste sono state dovute anche al fatto che l’iniziativa è stata condotta in buona parte dalle forze nigeriane, e quindi è ovvio che il presidente del Consiglio Monti si sia rivolto al presidente nigeriano.
D. – Secondo lei, si sta sottovalutando l’entità di un gruppo come Boko Haram che si ispira, ormai in modo palese, ad Al Qaeda?
R. – L’abbiamo sottovalutato e abbiamo sottovalutato pure tutto quello che è capitato anche in altre aree, nei confronti dei cristiani e dei cattolici, perché non siamo riusciti ancora a decifrare la nuova strategia di Al Qaeda la quale, rispetto al passato, assume caratteristiche di guerra religiosa in maniera sempre più forte. Direi che valga la pena riflettere più su questo, che sugli scontri diplomatici e di potere, che naturalmente fanno parte della vita degli Stati e delle nazioni. E e direi che stiamo trascurando la sostanza per andare molto spesso soltanto sulla forma.
D. – Secondo lei, costituirebbe motivo di distensione una ridistribuzione delle ricchezze, soprattutto a livello di greggio, di cui dispone la Nigeria?
R. – Certamente. Abbiamo trascurato sicuramente la valutazione di un rapporto vero con questo continente, che tra l’altro per noi – sponda mediterranea d’Europa – è fondamentale. Anche per loro è fondamentale il rapporto con l’Unione Europea, che adesso va assolutamente ripreso. Il tentativo di avere governi migliori e più giusti, che riescano in qualche modo a essere meno corrotti e meno penetrabili, come per esempio lo sono state le invasioni cinesi in Africa che presentano aspetti assolutamente oscuri. Riguardo tutto questo, non solo non abbiamo più convocato conferenze internazionali, né approfondito questo tema così da far appannare da tempo anche l’opera delle Nazioni Unite, ma finisce che ci scontriamo senza però vedere i nodi di fondo. (cp)
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.