Ci sarebbe un nuovo indagato per la Strage di piazza della Loggia. Questa la novità più rilevante emersa dopo la prima udienza del processo d’Appello che si è aperto martedì a Brescia.

E-ilmensile - Il nuovo iscritto al registro degli indagati sarebbe legato alla cosiddetta ‘pista veronese’ e il suo nome sarebbe spuntato grazie alle rivelazioni di Giampaolo Stimamiglio, che in precedenza aveva tirato in mezzo un altro veronese, Marco Toffaloni, su cui sta indagando la procura dei minori, visto che all’epoca dei fatti l’uomo non era ancora maggiorenne. Di questo nuovo fascicolo, però, non c’è traccia nella richiesta di rinnovo dibattimentale avanzata dai pm Francesco Piantoni e Roberto Di Martino, convinti di avere elementi sufficienti per aprire le porte del secondo grado di giudizio. Gli avvocati degli imputati (Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte, Francesco Delfino e Pino Rauti, assolti con formula dubitativa in primo grado) non credono che ci siano nuove prove in grado di riaprire il dibattimento, ma risultano intimoriti da questo nuovo fascicolo sul quale, per il momento, la procura non fa trapelare nulla. “Sapere se questi indagati sono concorrenti con gli imputati o se sono una alternativa è importante”, ha detto l’avvocato Tommaso Bortoluzzi , che si occupa della difesa di Delfo Zorzi.

Così, dopo le otto ore di discussione di martedì, il presidente Enzo Platè ha rimandato ogni decisione alla giornata di venerdì. Alle 9, i giudici entreranno in camera di consiglio, poi si scoprirà se avrà luogo un dibattimento supplementare. In caso contrario, i pm cominceranno immediatamente la loro requisitoria.

Mario Di Vito