Giovanni Tizian ha pubblicato inchieste e scritto un libro sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Nord

E-ilmensile - Giovanni Tizian è un giornalista freelance che collabora con la “Gazzetta di Modena”, il sito internet Linkiesta e Narcomafie, la rivista del gruppo Abele di don Luigi Ciotti. Per le sue inchieste e il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata (fa parte dell’associazione daSud) è stato più volte minacciato dalla mafia e dal 22 dicembre è costretto a vivere sotto scorta. In particolare, a finire nel mirino delle cosche sarebbero stati alcuni articoli comparsi sulla testata modenese e riguardanti gli affari dei clan sul territorio nazionale e provinciale, diretta e naturale evoluzione della sua tesi di laurea in Criminologia centrata sulle ramificazioni internazionali della ‘ndrangheta.

Tizian, lo scorso dicembre, ha pubblicato inoltre un libro sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia del nord dal titolo “Gotica. ‘Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea” (edizioni Round Robin): 300 pagine in cui il giornalista fa nomi e cognomi di affiliati e mostra ai lettori atti, documenti e testimonianze per dimostrare come le maggiori organizzazioni criminali del paese abbiano scelto il settentrione d’Italia (in particolare Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria e Lombardia, territori che fino a non molto tempo fa erano considerati immuni al fenomeno mafioso) per fare affari con i proventi della droga, delle estorsioni, del pizzo e del gioco d’azzardo.

Giovanni Tizian è calabrese ed è arrivato a Modena a 12 anni, dopo l’incendio che ha distrutto la fabbrica del nonno e soprattutto dopo l’assassinio di suo padre Giuseppe, funzionario della banca Monte dei Paschi di Siena a Locri, nato a Bovalino (in provincia di Reggio Calabria) e ucciso a soli 36 anni il 23 ottobre del 1989 per mano della ‘ndrangheta. L’omicidio di Giuseppe Tizian, oltretutto, è tuttora senza colpevoli accertati.