domenica, novembre 27, 2011
Ventuno giorni per superare le proprie paure e per migliorare la stima di sé

di Benedetta Biasci

“Vincere la timidezza” è il libro scritto da Gianni Bassi e Rossana Zamburlin, entrambi psicologi e fondatori del “Centro Studi Psicoanalisi del Rapporto di Coppia” a Milano, ed edito dalle Paoline. Si tratta di un manuale psicologico che, tramite consigli e avvertimenti, aiuta a superare la paura del giudizio altrui e contribuisce all’accettazione di sé. La timidezza e la chiusura eccessive, spiegano i due psicologi, segnalano “un’educazione eccessivamente rigida che si è cristallizzata”. Generalmente le persone timide hanno interiorizzato le figure autoritarie nel super-io e da lì reprimono l’io, vietando alla persona di esprimersi liberamente. L’originalità del testo sta nel fornire una via d’uscita dalla situazione di chiusura in cui versa la persona timida: si può cambiare, basta volerlo. Ma come risolvere i problemi con l’autostima? Come cambiare i propri obiettivi? E cosa fare per diventare un leader efficace? Bassi e Zamburlin suggeriscono al lettore di comprare tre quaderni diversi e di annotarsi, durante la lettura, quello che è necessario cambiare della propria personalità. Accettare i propri errori è il primo passo per superarli ed evitare di ricaderci. E’ sufficiente fare questo esercizio per ventuno giorni di seguito: “E’ questo il tempo che ci vuole per cambiare, con l’allenamento psicologico, uno schema mentale o per crearne uno nuovo”.

Un libro utile, pratico e che porta a riflettere sui nostri comportamenti e sulle nostre azioni, sottolineando l’importanza del ruolo delle agenzie educative: la scuola, la famiglia, il gruppo di amici e la Chiesa devono “fare in modo che si arrivi a una equilibrata educazione in cui l’introversione, cioè la capacità di essere in contatto col proprio mondo interno e l’estroversione, cioè la capacità di essere in rapporto con gli altri, siano ugualmente valorizzate”. Purtroppo la nostra società contemporanea, anche se ufficialmente individualista, è fortemente estroversa e i timidi si sentono sempre più isolati. Il merito di questo testo è proprio quello di salvare gli introversi, dando ai timidi le chance cui hanno pieno diritto e, attraverso uno stile scorrevole e semplice, di condurre il lettore a vincere la propria timidezza.

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