Dopo il News of the World, adesso l’inchiesta si apre a 360° su altri tabloid. E si scopre che forse il News of the World era solo la punta dell’iceberg...
Sarebbero 300 i reporter e 31 le pubblicazioni che avrebbero usato detective privati (per ben quattromila volte) per accedere a informazioni riservate e illegali. Fra i giornali implicati nello scandalo ci sono il Daily Mail, il Sunday Mail, il Mirror ed il Sunday People, oltre al News of the World. Adesso l’inchiesta di Scotland Yard, anche’essa travolta dallo scandolo, cerca di far luce tirando fuori documenti di un’inchiesta del 2006 del British Information Commissioner (autorità indipendente che tutela i diritti d'informazione), documenti in cui vi erano scritti nomi di testate e giornalisti che avevano proprio assunto detective per avere informazioni riservate. Il News of the World perderebbe così il suo “primato” nello scandalo delle intercettazioni illegali, risultando infatti solo al quinto posto (si parla di altri 30 giornali coinvolti): siamo di fronte alla violata privacy di dodicimila persone!
Aumenta così sempre di più la portata dell’inchiesta: il numero di agenti impegnati nelle indagini sullo scandalo è salito da 45 a 60, come conferma Sue Akers, vice-assistant commissioner della Metropolitan Police. Emergono intanto nuovi dettagli, in particolare su Coulson, ex direttore del News of the World: alcune media britannici hanno rivelato che fu assunto a Downing Street senza che il suo curriculum fosse sottoposto a verifica, come invece avvenuto per i suoi predecessori. E inoltre alcune indiscrezioni confermano che la sua nomina aveva causato malumori a Buckingham Palace, che aveva visto spiati i telefoni di Carlo e Camilla e dei fidanzati Kate e William. Sul caso è intervenuto anche il vicepremier, il liberaldemocratico Nick Clegg, che non accusa direttamente il premier Cameron ma prende le distanze sul caso Coulson. Emerge anche un dipartimento segreto inglese addetto alle “operazioni sporche”: negli Usa un ex funzionario della Fox, Dan Cooper, ha rivelato l’esistenza di questo dipartimento, responsabile, oltre alle intercettazioni, di tutta una serie di hackeraggi.
Inoltre sarà aperta un’inchiesta specifica sulle dichiarazioni del giornalista trovato morto qualche giorno fa, Sean Hoare. Il giornalista, oltre ad aver lanciato l'allarme sulle intercettazioni illegali da parte del tabloid News of the World, aveva indicato che alcuni agenti corrotti di Scotland Yard avevano fornito al giornale i dati telefonici (inclusa la localizzazione dei cellulari) e che ogni richiesta costava 300 sterline. Insomma l’inchiesta sembra allargarsi di giorno in giorno, per quello che è già stato definito il “watergate britannico”...
Sarebbero 300 i reporter e 31 le pubblicazioni che avrebbero usato detective privati (per ben quattromila volte) per accedere a informazioni riservate e illegali. Fra i giornali implicati nello scandalo ci sono il Daily Mail, il Sunday Mail, il Mirror ed il Sunday People, oltre al News of the World. Adesso l’inchiesta di Scotland Yard, anche’essa travolta dallo scandolo, cerca di far luce tirando fuori documenti di un’inchiesta del 2006 del British Information Commissioner (autorità indipendente che tutela i diritti d'informazione), documenti in cui vi erano scritti nomi di testate e giornalisti che avevano proprio assunto detective per avere informazioni riservate. Il News of the World perderebbe così il suo “primato” nello scandalo delle intercettazioni illegali, risultando infatti solo al quinto posto (si parla di altri 30 giornali coinvolti): siamo di fronte alla violata privacy di dodicimila persone!
Aumenta così sempre di più la portata dell’inchiesta: il numero di agenti impegnati nelle indagini sullo scandalo è salito da 45 a 60, come conferma Sue Akers, vice-assistant commissioner della Metropolitan Police. Emergono intanto nuovi dettagli, in particolare su Coulson, ex direttore del News of the World: alcune media britannici hanno rivelato che fu assunto a Downing Street senza che il suo curriculum fosse sottoposto a verifica, come invece avvenuto per i suoi predecessori. E inoltre alcune indiscrezioni confermano che la sua nomina aveva causato malumori a Buckingham Palace, che aveva visto spiati i telefoni di Carlo e Camilla e dei fidanzati Kate e William. Sul caso è intervenuto anche il vicepremier, il liberaldemocratico Nick Clegg, che non accusa direttamente il premier Cameron ma prende le distanze sul caso Coulson. Emerge anche un dipartimento segreto inglese addetto alle “operazioni sporche”: negli Usa un ex funzionario della Fox, Dan Cooper, ha rivelato l’esistenza di questo dipartimento, responsabile, oltre alle intercettazioni, di tutta una serie di hackeraggi.
Inoltre sarà aperta un’inchiesta specifica sulle dichiarazioni del giornalista trovato morto qualche giorno fa, Sean Hoare. Il giornalista, oltre ad aver lanciato l'allarme sulle intercettazioni illegali da parte del tabloid News of the World, aveva indicato che alcuni agenti corrotti di Scotland Yard avevano fornito al giornale i dati telefonici (inclusa la localizzazione dei cellulari) e che ogni richiesta costava 300 sterline. Insomma l’inchiesta sembra allargarsi di giorno in giorno, per quello che è già stato definito il “watergate britannico”...
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