Sr. Jean: “Un peso sul cuore, è una perdita per me ma soprattutto per le migliaia di malati di lebbra”. P. George Kannanthanam, direttore dell’associazione per cui lavorava la religiosa: “Professionalità, compassione e tenerezza leggendarie”. Il governo le ha negato il rinnovo del visto, senza fornire alcuna spiegazione. Ha un mese di tempo prima di tornare in Inghilterra.
Mumbai (AsiaNews) – Suor Jacqueline Jean McEwan, la “Madre Teresa” di Bangalore, dovrà lasciare entro un mese l’India e i lebbrosi di cui si prende cura da 29 anni. Il governo centrale non ha rinnovato il visto della missionaria inglese, senza dare alcuna spiegazione. “Sto partendo con un peso sul cuore – racconta la religiosa – non si tratta solo di una mia perdita, ma una perdita per tutte le migliaia di malati di lebbra”. Sr Jean, 63 anni, è una missionaria montfortiana che lavora presso la Sumanahalli Society di p. George Kannanthanam. “Sento che il cuore di Sumanahalli è stato strappato via – afferma il sacerdote – senza di lei, dubito che l’organizzazione sarà più la stessa”. In un primo momento, sr. Jean avrebbe dovuto lasciare Bangalore oggi, ma le è stata concessa una proroga di un mese.
“Sono davvero triste e non so cosa fare – afferma ad AsiaNews p. George Kannanthanam – suor Jean è stata la vera forza per i malati di lebbra negli slum di Seshadripuram, Indirapuram e altrove”. Il sacerdote racconta della “professionalità, tenerezza, compassione e preoccupazione leggendarie con cui assisteva i lebbrosi delle baraccopoli”. Inoltre, sr. Jean era coinvolta in programmi educativi rivolti ai pazienti e ai loro bambini: “Grazie a lei molti di loro, in genere ostracizzati dalle famiglie e dalla società, hanno ricevuto una formazione e una speranza per il futuro”. La suora aveva anche imparato il kannada (dialetto locale), per poter comunicare meglio con i suoi pazienti.
“Su scala mondiale, il 70% dei casi di lebbra sono in India – spiega p. George – e anche se, come nel resto del mondo il numero di pazienti è diminuito, in questo Paese si contano ancora 2,5 milioni di malati. Solo in Karnataka ci sono 4mila casi e lo scorso anno a Bangalore sono stati registrati 400 nuovi malati”. Per queste ragioni il mancato rinnovo del visto di sr. Jean “è una perdita per i più emarginati, quelle persone che lei ha amato tanto e ha sempre trattato con dignità umana”. (continua a leggere)
Mumbai (AsiaNews) – Suor Jacqueline Jean McEwan, la “Madre Teresa” di Bangalore, dovrà lasciare entro un mese l’India e i lebbrosi di cui si prende cura da 29 anni. Il governo centrale non ha rinnovato il visto della missionaria inglese, senza dare alcuna spiegazione. “Sto partendo con un peso sul cuore – racconta la religiosa – non si tratta solo di una mia perdita, ma una perdita per tutte le migliaia di malati di lebbra”. Sr Jean, 63 anni, è una missionaria montfortiana che lavora presso la Sumanahalli Society di p. George Kannanthanam. “Sento che il cuore di Sumanahalli è stato strappato via – afferma il sacerdote – senza di lei, dubito che l’organizzazione sarà più la stessa”. In un primo momento, sr. Jean avrebbe dovuto lasciare Bangalore oggi, ma le è stata concessa una proroga di un mese.“Sono davvero triste e non so cosa fare – afferma ad AsiaNews p. George Kannanthanam – suor Jean è stata la vera forza per i malati di lebbra negli slum di Seshadripuram, Indirapuram e altrove”. Il sacerdote racconta della “professionalità, tenerezza, compassione e preoccupazione leggendarie con cui assisteva i lebbrosi delle baraccopoli”. Inoltre, sr. Jean era coinvolta in programmi educativi rivolti ai pazienti e ai loro bambini: “Grazie a lei molti di loro, in genere ostracizzati dalle famiglie e dalla società, hanno ricevuto una formazione e una speranza per il futuro”. La suora aveva anche imparato il kannada (dialetto locale), per poter comunicare meglio con i suoi pazienti.
“Su scala mondiale, il 70% dei casi di lebbra sono in India – spiega p. George – e anche se, come nel resto del mondo il numero di pazienti è diminuito, in questo Paese si contano ancora 2,5 milioni di malati. Solo in Karnataka ci sono 4mila casi e lo scorso anno a Bangalore sono stati registrati 400 nuovi malati”. Per queste ragioni il mancato rinnovo del visto di sr. Jean “è una perdita per i più emarginati, quelle persone che lei ha amato tanto e ha sempre trattato con dignità umana”. (continua a leggere)
di Nirmala Carvalho
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