mercoledì, marzo 02, 2011
La struttura fu confiscata lo scorso febbraio, vale oltre 16 milioni di euro

LiberaInformazione - Feste e banchetti, ospiti fissi gli uomini della mafia. Solo occasionalmente la magnifica villa e le sue sale mozzafiato fungevano da luogo magico per i ricevimenti nuziali delle giovani coppie di sposi pugliesi. Ma ora il Parco dei Templari ad Altamura, il complesso di lusso da sedici milioni e mezzo di euro, cambia proprietario. L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata tra la rosa dei pretendenti ha scelto Gianfranco Vissani. La struttura, strappata dalle mani della criminalità organizzata lo scorso 4 febbraio, è stata consegnata in quelle del cuoco due stelle Michelin, uno tra i più noti chef a livello mondiale. Ad attendere il cuoco toscano - che gestirà il nuovo business insieme al figlio Luca - c’è già un’interminabile lista di prenotazioni: solo per il 2011 ci sono più di 90 coppie in lista. Quella di Altamura è un’iniziativa inedita, un punto di svolta nella lotta alle mafie secondo il sottosegretario all’interno Alfredo Mantovano, presente all’inaugurazione del progetto insieme a Vissani, al prefetto Mario Morcone e al sindaco di Altamura, Mario Stacca. «Non solo repressione – ha tenuto a spiegare Mantovano -, questa vicenda si inserisce nell’ottimo lavoro dell’Agenzia, che punta a preservare i posti di lavoro, a garantire fonti di ricchezza e di sviluppo del territorio e, addirittura, a fare in modo che avvenga meglio di prima. E questa è la grande novità – ha detto soddisfatto il sottosegretario – con le istituzioni che incontrano imprenditori capaci e noti in tutto il mondo che accettano di giocare questa scommessa».

Sono quasi diecimila i beni immobili sequestrati alla mafia in tutta Italia. Solo in Puglia se ne contano 820, di cui 143 affidati in gestione. E il “cuoco di D’Alema” è uno degli affidatari. «Vado ad Altamura – ha detto lo chef - carico di orgoglio ed entusiasmo. Punteremo sulla cucina locale e sui suoi prodotti genuini. Il posto è favoloso e il locale molto scenografico». Il rilancio per il Parco dei Templari, sequestrato a un cittadino di Gravina, che nel 2002 venne coinvolto in un’indagine che portò al sequestro dello stabile di lusso, di un hotel di Venosa e diversi altri terreni di Altamura, è già realtà.

Vissani non ha paura di «intimidazioni e ritorsioni della criminalità locale. Del resto io cosa c’entro? Sono stato chiamato per trasferire qui la mia esperienza e dare indicazioni e consigli: punto e basta. Inizio promettendo che non ci sarà alcuna riduzione del personale. Non sono qui per fare “piazza pulita”». In chiusura di presentazione, a fare eco alle parole del cuoco è ancora Mantovano: «Non possiamo permettere che permanga l’assioma “La mafia dà lavoro e lo Stato no”».

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