mercoledì, febbraio 02, 2011
Il presidente egiziano Hosni Mubarak parla in televisione e si rivolge direttamente alle migliaia di manifestanti che da giorni presidiano piazza Tahrir.

Ansa.it - Il rais fa un passo verso le richieste della piazza annunciando che non si ricandidera' piu' alle prossime presidenziali ma al tempo stesso dice chiaramente che non intende mollare il potere e che rimarra' fino alla fine del suo mandato per portare avanti le riforme costituzionali. ''Lo dico in tutta sincerita', e senza tener conto della situazione attuale: non avevo intenzione di presentarmi per un nuovo mandato presidenziale'', dice cercando di limitare l'impressione di una cacciata determinata dalla piazza. Inoltre Mubarak dice chiaramente che non lascera' l'Egitto fuggendo in esilio come l'ex-presidente tunisino Ben Ali. ''Questo e' il mio paese. Qui e' dove ho vissuto, lottato e difeso la sua terra, sovranita' e interessi e ci continuero' la mia vita fino alla morte''.
Il rais ha aperto il suo discorso affermando che l'Egitto sta vivendo ''momenti difficilissimi che portano verso l'ignoto''. Pur dando atto ai giovani di aver espresso richieste ''legittime'' il presidente ha denunciato gli atti e le violenze che hanno creato il caos accusando anche forze politiche di aver buttato ''benzina sul fuoco''. Secondo Mubarak gli eventi di questi giorni impongono al popolo e ai dirigenti egiziani di scegliere fra caos o stabilita'. Per evitare la prima ipotesi Mubarak delinea il suo progetto di transizione che intende guidare fino alle prossime presidenziali, previste per l'autunno di quest'anno. In prima fila la riforma costituzionale sulle candidature per la presidenza e sulla durata del mandato presidenziale. Mubarak ha anche sollecitato il Parlamento a tener conto dell'esito dei ricorsi presenti contro il risultato dell'elezioni legislative, che si sono svolte alla fine dello scorso anno. Il presidente egiziano ha anche detto che la polizia, molto criticata dai manifestanti per le violenze durante le manifestazioni, deve avere un atteggiamento diverso nei confronti dei cittadini. Ma le parole di Mubarak non sono bastate ne' alla piazza ne' all'opposizione. Alla fine del suo intervento i manifestanti in piazza hanno subito cominciato a scandire lo slogan della rivolta: vattene, vattene e, mentre il leader dell'opposizione Mohamed El Baradei ha affermato che Mubarak ''non ascolta la voce del popolo'' e che la proposta di modifica della Costituzione ''e' solo 'una presa in giro''. L'opposizione, ha spiegato, non intende dialogare con Mubarak perche', ha sottolineato El Baradei ''non tiene conto delle richieste dei manifestanti''.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa