Sono stati condannati in contumacia a pene che vanno dai 20 ai 24 anni di reclusione i quattro ex generali dell’esercito di Kigali ritenuti responsabili di una serie di attacchi con granata avvenuti nel paese lo scorso anno e di “attentato alla sicurezza dello Stato”.
Agenzia Misna - La corte di Kanombe, nella capitale, ha accolto quasi tutte le richieste dell’accusa nei confronti dei quattro militari, un tempo figure di primo piano nel governo nazionale e stretti collaboratori del presidente Paul Kagame, da diversi mesi in esilio in Sudafrica. I giudici hanno comminato 24 anni di carcere a Faustine Kayumba Nyamwasa – ex capo di Stato maggiore delle Forze armate ruandesi vittima di un tentato omicidio, per il quale la famiglia ha subito indicato il governo ruandese come mandante, e Theogene Rudasingwa ex direttore di gabinetto del regime. Una pena minore, 20 anni di detenzione, sono stati decretati per Patrick Karegeya, ex-capo dei servizi segreti ruandesi all’estero e l’ex-procuratore generale Gerald Gahima. Tutti i condannati figurano tra i promotori del Congresso nazionale del Rwanda (Cnr), un nuovo partito costituito lo scorso dicembre negli Stati Uniti. In un documento presentato all’indomani della fondazione, il movimento ha accusato il presidente Paul Kagame e il suo Fronte patriottico ruandese al potere dal 1994 di gestire in maniera monopolistica la cosa pubblica negando lo sviluppo democratico del paese.
Agenzia Misna - La corte di Kanombe, nella capitale, ha accolto quasi tutte le richieste dell’accusa nei confronti dei quattro militari, un tempo figure di primo piano nel governo nazionale e stretti collaboratori del presidente Paul Kagame, da diversi mesi in esilio in Sudafrica. I giudici hanno comminato 24 anni di carcere a Faustine Kayumba Nyamwasa – ex capo di Stato maggiore delle Forze armate ruandesi vittima di un tentato omicidio, per il quale la famiglia ha subito indicato il governo ruandese come mandante, e Theogene Rudasingwa ex direttore di gabinetto del regime. Una pena minore, 20 anni di detenzione, sono stati decretati per Patrick Karegeya, ex-capo dei servizi segreti ruandesi all’estero e l’ex-procuratore generale Gerald Gahima. Tutti i condannati figurano tra i promotori del Congresso nazionale del Rwanda (Cnr), un nuovo partito costituito lo scorso dicembre negli Stati Uniti. In un documento presentato all’indomani della fondazione, il movimento ha accusato il presidente Paul Kagame e il suo Fronte patriottico ruandese al potere dal 1994 di gestire in maniera monopolistica la cosa pubblica negando lo sviluppo democratico del paese.| Tweet |
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