Per 14 ore persone di ogni ceto sociale assistono all’annuale processione della statua miracolosa , che si festeggia ogni anno il 9 gennaio. Per la calca oltre 400 i feriti. Arcivescovo di Manila: “ la gente accorre perché vede nel Cristo l’immagine delle proprie sofferenze”.
Manila, Filippine (AsiaNews/Agenzie) – Oltre due milioni di fedeli hanno sfidato pioggia, raffiche di vento e calca per poter toccare e chiedere miracoli al Nazareno Nero, la statua di Gesù che ogni anno viene portata in processione per le strade di Quiapo (Manila). Iniziata lo scorso 9 gennaio all’alba, la celebrazione ha coinvolto per 14 ore persone di ogni ceto sociale che al grido di ‘Viva il Nazareno’ hanno seguito per 5 km l’effige dalla basilica minore di Quiapo al Quirino Grandstand in Rizal Park. Nel tentativo di toccare la statua sono rimasti feriti circa 400 fedeli. Parlando con i giornalisti il card. Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila ha sottolineato che ogni anno, cresce il numero dei fedeli. "Il Nazareno Nero è l'immagine della sofferenza e della lotta ed è questo che porta la gente, soprattutto poveri, a venerare la statua del Cristo, perché vedono in lui la fotografia di loro stessi”.
La statua rappresenta Gesù piegato sotto il peso della Croce. Essa è stata portata a Manila da un sacerdote agostiniano spagnolo nel 1607 a bordo di una nave proveniente dal Messico. Secondo la tradizione l’imbarcazione ha preso fuoco durante il viaggio, ma l’immagine del Cristo è scampata miracolosamente all’incendio assumendo il colore nero. Nonostante il danno la popolazione di Manila decide di conservare e onorare l’effige. Da allora, la statua è chiamata il Nazareno Nero e molte persone assicurano di aver ricevuto la guarigione da malattie toccandone la superficie.
Nei secoli l’aura miracolosa che circonda l’immagine del Cristo ne ha fatto uno dei simboli del popolo filippino. In questi anni i vescovi hanno concesso una copia della statua ai cristiani di Mindanao, troppo lontani per partecipare in massa alla processione di Quiapo. Le celebrazioni si tengono a Cagayan de Oro in contemporanea con la capitale, il 9 gennaio, festa del Nazareno, e il venerdì Santo.
Manila, Filippine (AsiaNews/Agenzie) – Oltre due milioni di fedeli hanno sfidato pioggia, raffiche di vento e calca per poter toccare e chiedere miracoli al Nazareno Nero, la statua di Gesù che ogni anno viene portata in processione per le strade di Quiapo (Manila). Iniziata lo scorso 9 gennaio all’alba, la celebrazione ha coinvolto per 14 ore persone di ogni ceto sociale che al grido di ‘Viva il Nazareno’ hanno seguito per 5 km l’effige dalla basilica minore di Quiapo al Quirino Grandstand in Rizal Park. Nel tentativo di toccare la statua sono rimasti feriti circa 400 fedeli. Parlando con i giornalisti il card. Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila ha sottolineato che ogni anno, cresce il numero dei fedeli. "Il Nazareno Nero è l'immagine della sofferenza e della lotta ed è questo che porta la gente, soprattutto poveri, a venerare la statua del Cristo, perché vedono in lui la fotografia di loro stessi”.La statua rappresenta Gesù piegato sotto il peso della Croce. Essa è stata portata a Manila da un sacerdote agostiniano spagnolo nel 1607 a bordo di una nave proveniente dal Messico. Secondo la tradizione l’imbarcazione ha preso fuoco durante il viaggio, ma l’immagine del Cristo è scampata miracolosamente all’incendio assumendo il colore nero. Nonostante il danno la popolazione di Manila decide di conservare e onorare l’effige. Da allora, la statua è chiamata il Nazareno Nero e molte persone assicurano di aver ricevuto la guarigione da malattie toccandone la superficie.
Nei secoli l’aura miracolosa che circonda l’immagine del Cristo ne ha fatto uno dei simboli del popolo filippino. In questi anni i vescovi hanno concesso una copia della statua ai cristiani di Mindanao, troppo lontani per partecipare in massa alla processione di Quiapo. Le celebrazioni si tengono a Cagayan de Oro in contemporanea con la capitale, il 9 gennaio, festa del Nazareno, e il venerdì Santo.
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