Un “ponte di solidarietà” tra scuole di Roma e scuole del Sud del mondo, contribuendo al mantenimento di istituti e scuole in paesi e realtà disagiate.
Agenzia Misna - E' l’obiettivo del progetto “Educazione alla mondialità di Gemellaggio tra Scuole del Nord e Scuole nel Sud del Mondo” promosso dal Comitato di collegamento di cattolici per una civiltà dell’amore, nelle scuole primarie e secondarie della capitale. “In una società sempre più multiculturale, crediamo che sia fondamentale partire dalle scuole, cellule della società futura, che oggi vivono in prima persona il confronto con culture diverse dalla nostra, per affrontare il tema della fratellanza e del rispetto reciproco nella vita di tutti i giorni” spiegano i promotori, ricordando che “oltre alla possibilità di continui scambi tra ragazzi, le scuole di Roma hanno sostenuto gli insegnanti capi-famiglia in 15 località povere del Ciad, dell’India, della Bolivia e del Brasile, offrendo loro uno stipendio che garantisse il mantenimento dell’insegnamento in zone dove spesso quest’ultimo è privilegio di alcuni soltanto”.
Attraverso l’individuazione di un docente che garantisca il collegamento, e l’organizzazione di mercatini natalizi, piccoli doni e offerte, l’Educazione alla mondialità - parte di una serie di microprogetti concepiti dall’organizzazione - ha consentito la creazione e il sostentamento di iniziative in realtà lontane e spesso disagiate. Ma non è un’iniziativa a senso unico, evidenziano i responsabili del progetto, che invitano a “formare le coscienze alla solidarietà verso ‘l’altro’ anche nell’ambito di una stessa classe”.
Agenzia Misna - E' l’obiettivo del progetto “Educazione alla mondialità di Gemellaggio tra Scuole del Nord e Scuole nel Sud del Mondo” promosso dal Comitato di collegamento di cattolici per una civiltà dell’amore, nelle scuole primarie e secondarie della capitale. “In una società sempre più multiculturale, crediamo che sia fondamentale partire dalle scuole, cellule della società futura, che oggi vivono in prima persona il confronto con culture diverse dalla nostra, per affrontare il tema della fratellanza e del rispetto reciproco nella vita di tutti i giorni” spiegano i promotori, ricordando che “oltre alla possibilità di continui scambi tra ragazzi, le scuole di Roma hanno sostenuto gli insegnanti capi-famiglia in 15 località povere del Ciad, dell’India, della Bolivia e del Brasile, offrendo loro uno stipendio che garantisse il mantenimento dell’insegnamento in zone dove spesso quest’ultimo è privilegio di alcuni soltanto”. Attraverso l’individuazione di un docente che garantisca il collegamento, e l’organizzazione di mercatini natalizi, piccoli doni e offerte, l’Educazione alla mondialità - parte di una serie di microprogetti concepiti dall’organizzazione - ha consentito la creazione e il sostentamento di iniziative in realtà lontane e spesso disagiate. Ma non è un’iniziativa a senso unico, evidenziano i responsabili del progetto, che invitano a “formare le coscienze alla solidarietà verso ‘l’altro’ anche nell’ambito di una stessa classe”.
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