martedì, dicembre 21, 2010
Andare oltre i luoghi comuni per far conoscere le donne africane che hanno dato un contributo decisivo all'affermarsi della giustizia e dell’equità nella società: è l’obiettivo della mostra ‘Donne d’Africa’ allestita nella biblioteca dell’Università di Dakar in occasione del III Festival mondiale delle arti nere (Fesman), in corso fino al 31 dicembre in Senegal.

Agenzia Misna - Filmati e documenti inediti ritraggono “destini di donne eccezionali di cui molte sono poco note, addirittura sconosciute al grande pubblico e che ci permettano di mettere in luce importanti eventi storici” spiegano gli organizzatori dell’associazione non governativa ‘Cooperazione con l’educazione e la cultura’. Il percorso inizia con la regina egiziana Hatshepsut e prosegue con la scrittrice burkinabè Monique Ilboudo, l'attivista sudafricana Helen Suzman e la diva capoverdiana Cesaria Evora. Di donne si parla anche nella mostra sulla moda africana,‘L’Africa del tessile: della materia al vestito’, con un invito rivolto alle creatrici africane, quello di “valorizzare le radici culturali del continente portando un tocco personale e di modernità” ha detto l’antropologa Anne Grosfilley. A Dakar sono operative tre scuole di formazione in stilismo, design e sartoria però a livello continentale “si sente ancora troppo l’influenza dell’Occidente, in particolare della Francia, sulla moda africana” riferiscono gli studiosi del Fesman, chiedendo ai governi di valorizzare l’industria utilizzando prodotti locali di paesi che esportano il 98% del cotone fabbricato. A completare il percorso, una mostra virtuale sulla ‘Musica nera contemporanea’: cinque sale, ciascuna di un colore diverso, seguono le tracce di una ventina di musicisti di fama mondiale, di cui Louis Armstrong, Jimi Hendrix e Miriam Makeba. I visitatori muniti di casco e telecomando numerico possono ascoltare brani di jazz, blues, reggae e hip hop.


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