giovedì, novembre 18, 2010
I crescenti attacchi contro i cristiani stanno diventano un problema molto serio per l'immagine laica dell'India. Lo ha detto ad AsiaNews George Sajan, presidente del Consiglio dei cristiani dell'India.

R
adio Vaticana - Sajan si riferisce all'arresto, compiuto dalla polizia, del pastore protestante Peter Paul Muthyalan nella città di Islampura, vicino a Bangalore, nello Stato del Karnataka. Negli ultimi cinque anni il pastore ha diretto servizi di preghiera, con un seguito di circa 30 persone. Un collega della scuola biblica un giorno gli ha dato alcune bibbie in urdu e testi evangelici. Alcuni studenti hanno visto questo materiale e gli hanno chiesto ripetutamente di mostrarglielo. Alcuni di loro hanno chiesto e ottenuto qualche depliant. Lo scorso 26 ottobre radicali islamici hanno fatto irruzione in casa sua accusandolo di “conversioni forzate”. Alcune bibbie sono state strappate ed oggetti e mobili sono stati danneggiati. “Per quasi un’ora – ha detto il pastore - hanno saccheggiato la casa e mi hanno trascinato a scuola, picchiandomi lungo il percorso. A scuola hanno chiesto del preside per protestare contro la mia attività”. Gli agenti arrivati sul posto lo hanno poi arrestato. E’ stato fermato in base alla legge che punisce “chi in maniera maliziosa e deliberata, ferisce i sentimenti religiosi degli altri”. Il pastore è stato infine rilasciato su cauzione il 30 ottobre e insieme con la sua famiglia è stato trasferito in un luogo sicuro, con l’aiuto del Consiglio delle chiese cristiane. Ha ricevuto anche minacce di morte.


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