mercoledì, novembre 17, 2010
Su questo obiettivo si terrà domani a Bologna il Convegno nazionale del Fondo Ambiente Italiano.

RadioVaticana - Verranno evidenziate cause e dati sensibili riguardo la crisi del settore primario in Italia, che attualmente vive la peggior crisi dal Dopoguerra, con un’incidenza sul Pil sceso dal 2,5% del 2000 all’1,6% del 2009. Giovanni Crocè ne ha parlato con Giulia Maria Crespi, presidente onorario del Fai: il Convegno del Fai: “S.O.S. Agricoltura, Paesaggio, Ambiente: destino comune” avrà l’intento di indicare una volta di più lo stato delle cose alle forze politiche nazionali e regionali e ai giovani, avvalendosi della partecipazione di esponenti del mondo politico, accademico e giornalistico. Le cause di questo momento nero per l’agricoltura in Italia sono dovute a fattori come l’eccessivo sfruttamento del terreno tramite monocoltura, che non rispetta la biodiversità, proprio come evidenziato dal Papa all’Angelus di domenica scorsa. Benedetto XVI ha criticato l’eccessiva volontà da parte dei Paesi più ricchi di “rincorrere alleanze vantaggiose che tuttavia possono risultare gravose per altri Stati più poveri, prosciugando le risorse naturali della Terra”. Da queste considerazioni parte la presidente onoraria del Fai, Giulia Maria Crespi, che ricorda alcune delle pecche più evidenti della gestione agricola in Italia:

“Noi vogliamo mettere in rilievo l’importanza dell’agricoltura, che in questo momento non è presa in considerazione: deve esserci un rinnovamento dell’agricoltura a livello economico globale. L’agricoltura ha perso di importanza e va rivalutata non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro. Promuovere la biodiversità è proprio uno dei compiti principali di un’agricoltura sana che adopera pochi veleni e poche sostanze inquinanti. “Agricoltura” vuol dire anche diminuire il dissesto idrogeologico, che in questo momento sta flagellando il nostro Paese”.

Ma come si potrebbe sfruttare il settore primario, permettendo anche al settore turistico di trarne ampi benefici nel medio periodo? Ascoltiamo ancora Giulia Maria Crespi.

“Attraverso circuiti, attraverso il nostro meraviglioso cibo italiano, attraverso la visione per il turista di agrumeti, di vigneti, di campi di grano, che attirino il visitatore”.

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