La televisione del Qatar ha postato sulla versione cinese di Twitter un video che testimonia di un aborto forzato commesso ai danni di una donna cinese a Xiamen. La politica del figlio unico in Cina porta a circa 13 milioni di aborti all’anno, molti dei quali imposti.
Xiamen (AsiaNews/Agenzie) - Una giornalista di Al Jazeera, Melissa Chan, riporta la notizia di un aborto forzato nell’ultima fase della gravidanza avvenuto ai danni di una donna, Xiao Ai Ying. Un video è stato postato, a quanto pare senza che la coppia ne fosse a conoscenza, sulla versione cinese di Twitter. Melissa Chan scrive che Xiao Ai Ying era incinta del suo secondo figlio, e all’ottavo mese di gravidanza quando è stata arrestata dalla polizia. Xiao Ai Ying è stata portata via, mentre urlava e scalciava, dalla casa dove abitata. Nel racconto della giornalista Luo Yan Qua, il marito, dice che “C’erano molti uomini intorno a mia moglie. Le tenevano le braccia dietro la schiena, le sbattevano la testa contro la porta, le davano calci alla pancia, non so, forse cercavano di procurarle un aborto, lì e allora”. Gli agenti poi hanno portato Xiao in un ospedale dove l’aborto forzato ha avuto luogo. Il feto è stato ucciso con un’iniezione letale quand'era ancora nel ventre della madre.
Luo Yan Qua e Xiao Ai Ying non sanno come la loro storia sia arrivata su internet. Erano troppo sconvolti e sotto shock in quel momento, e non hanno neanche preso in considerazione l’idea di mettersi in contatto con i mezzi di comunicazione. C’è la possibilità che qualcuno, dalla parte delle istituzioni, conscio della loro situazione e provando simpatia nei loro confronti, abbia discretamente passato l’informazione che li riguardava a un sito molto popolare in Cina che lavora nello stesso modo in cui opera Twitter. Se è difficile trovare le prove di questo fatto, l'ipotesi non è però irreale. In Cina la nascita di un secondo figlio è illegale, un crimine per cui la madre è multata con una cifra che può andare da un dollaro a 40mila dollari. Alcune donne possono anche essere costrette a subire la sterilizzazione.
Xiamen (AsiaNews/Agenzie) - Una giornalista di Al Jazeera, Melissa Chan, riporta la notizia di un aborto forzato nell’ultima fase della gravidanza avvenuto ai danni di una donna, Xiao Ai Ying. Un video è stato postato, a quanto pare senza che la coppia ne fosse a conoscenza, sulla versione cinese di Twitter. Melissa Chan scrive che Xiao Ai Ying era incinta del suo secondo figlio, e all’ottavo mese di gravidanza quando è stata arrestata dalla polizia. Xiao Ai Ying è stata portata via, mentre urlava e scalciava, dalla casa dove abitata. Nel racconto della giornalista Luo Yan Qua, il marito, dice che “C’erano molti uomini intorno a mia moglie. Le tenevano le braccia dietro la schiena, le sbattevano la testa contro la porta, le davano calci alla pancia, non so, forse cercavano di procurarle un aborto, lì e allora”. Gli agenti poi hanno portato Xiao in un ospedale dove l’aborto forzato ha avuto luogo. Il feto è stato ucciso con un’iniezione letale quand'era ancora nel ventre della madre.Luo Yan Qua e Xiao Ai Ying non sanno come la loro storia sia arrivata su internet. Erano troppo sconvolti e sotto shock in quel momento, e non hanno neanche preso in considerazione l’idea di mettersi in contatto con i mezzi di comunicazione. C’è la possibilità che qualcuno, dalla parte delle istituzioni, conscio della loro situazione e provando simpatia nei loro confronti, abbia discretamente passato l’informazione che li riguardava a un sito molto popolare in Cina che lavora nello stesso modo in cui opera Twitter. Se è difficile trovare le prove di questo fatto, l'ipotesi non è però irreale. In Cina la nascita di un secondo figlio è illegale, un crimine per cui la madre è multata con una cifra che può andare da un dollaro a 40mila dollari. Alcune donne possono anche essere costrette a subire la sterilizzazione.
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