Dal 13 al 16 Ottobre si terrà a Cuneo l’VIII Forum internazionale. L’obiettivo: delineare un nuovo modello economico e sociale finalmente compatibile con i limiti biologici che la Terra impone. Attesi 130 giornalisti provenienti dai cinque continenti.
In Italia e nel mondo ci sono centinaia di esperienze positive che dimostrano la possibilità di coniugare progresso e sostenibilità ambientale delle azioni umane. Molto spesso, però, quelle esperienze rimangono azioni isolate e l’opinione pubblica non ha gli strumenti per valutarne a pieno l’importanza. Questo accade perché il modello di sviluppo attuale ancora considera le azioni per la salvaguardia ambientale e la diffusione delle tecnologie pulite come qualcosa di positivo ma di non indispensabile. Manca un quadro di riferimento nel quale inserire tali pratiche e che permetta di dare ad esse il giusto valore. E mancano purtroppo anche i giornalisti che sappiano comunicare nel giusto modo concetti innovativi ed essenziali per il nostro futuro: debito ecologico, capitale umano, capitale naturale, confini biologici planetari.
Ecco perché quest’anno il tradizionale appuntamento del Forum internazionale Greenaccord per la Salvaguardia della Natura “People Building Future – Confini e Valori per un vivere sostenibile”, che si terrà a Cuneo dal 13 al 16 Ottobre prossimi, avrà lo scopo di delineare un nuovo modello economico, sociale e politico che sia davvero ecologicamente compatibile.
“ Negli anni passati scienziati provenienti da tutto il mondo, invitati da Greenaccord,” – spiega Andrea Masullo, presidente del Comitato Scientifico di Greenaccord – “hanno spiegato perché l’umanità è avviata su una strada estremamente rischiosa, e senza prospettive di lungo termine, seguendo un modello di sviluppo che porterà inevitabilmente i danni a superare e sovrastare i benefici, causando quindi una regressione del benessere su scala globale “.
Ma si cercherà anche di evidenziare i confini etici, politici, sociali, fisici, filosofici e antropologici entro i quali l’azione umana può integrarsi costruttivamente all’interno della biosfera.
Al Forum, come negli anni scorsi, prenderanno parte oltre 130 giornalisti provenienti da decine di Paesi nei cinque continenti. La strada per far comprendere all’opinione pubblica l’ineluttabilità del cambio di paradigma passa infatti per la “formazione dei formatori”.
Altrettanto nutrito sarà l’elenco dei relatori che si alterneranno nelle otto sessioni di incontri. Tra loro: Robert Costanza, uno dei massimi esponenti dell’economia ecologica, che illustrerà i confini ecologici entro i quali può svolgersi l’azione umana; Friedrich Hinterberger, presidente del Sustainable Europe Research Institute, che analizzerà il rapporto tra debito sociale e debito ecologico; Giuliana Galli (vicepresidente della Compagnia di San Paolo), Gary Gardner, direttore di ricerca al Worldwatch Institute e il filosofo Aldo Masullo, che rifletteranno sui riferimenti etici e filosofici del futuro modello sostenibile. E ancora: Erik Assadourian, ricercatore al Worldwatch Institute, definirà le strategie per l’affermazione diffusa di una cultura della sostenibilità che sostituisca la cultura dominante del consumismo senza limiti; Joan Martinez Alier, dell’università di Barcellona, che delineerà una nuova etica delle risorse naturali che superi la logica dell’appropriazione e dell’accaparramento privatistico; Karlson Charlie Hargroves, ricercatore della Murdoch University, e Joseph Tainter, professore al Dipartimento dell'Ambiente e Società all'Università dello Stato dello Utah, che delineeranno i principi basilari di un’economia sostenibile.
Accanto ai tanti docenti e ricercatori, saranno presentati esempi concreti ed esperienze virtuose che possono fare da “guida” per la diffusione di nuovi paradigmi su vasta scala. Parteciperà all’evento Ana Lorena Guevara, vice-ministro Ambiente, Energia e Telecomunicazioni della Costa Rica, Paese da decenni impegnato nella costruzione di uno sviluppo “altro” e più in armonia con la natura. E saranno poi illustrati i casi della città tedesca di Tubinga nella quale è sorto un quartiere ad emissioni zero, della cooperativa di donne che riciclano la plastica in Africa, dell’impianto di riciclaggio dei rifiuti organici a emissioni zero a Cuneo, del progetto di ricostruzione sostenibile della città di Onna, uno dei centri abruzzesi più colpiti dal terremoto di 18 mesi fa.
Il programma completo dell’VIII International Media Forum per la Salvaguardia della Natura è disponibile sul sito www.greenaccord.org. Sarà possibile seguirlo su internet, in diretta streaming, sul sito www.greencanal.eu.
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