mercoledì, settembre 01, 2010
Un invito a ricordare “la bontà, la misericordia e la grandezza della Chiesa nell’affrontare le questioni della mobilità umana, questioni molto dure e importanti.

Agenzia Misna - La Chiesa cerca di rispondere, camminare insieme e difendere i diritti umani di queste persone, che vanno di pari passo con i doveri”. Con questo auspicio l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, ha commentato oggi al Servizio informazione religiosa (Sir) della Conferenza episcopale italiana la notizia delle sue dimissioni dalla carica, aggiungendo di aver presentato più di un anno fa al Papa la richiesta di poter continuare fino al 70° anno di età. “Bisogna tener presente che sono stato nove anni al Pontificio Consiglio; che i nunzi hanno la facoltà di poter andare in pensione a 70 anni; che sono stato vent’anni in Africa e ho avuto una malattia non indifferente e, anche se sono guarito, mi ha lasciato ancora qualche strascico – prosegue l’arcivescovo - Credo sia stato ragionevole chiedere di andare in pensione e ringrazio perché mi è stato concesso”. Già nunzio apostolico in numerosi paesi africani e dell’America Latina, Marchetto è stato per circa tre anni osservatore permanente della Santa Sede presso il Comitato Fao per la sicurezza mondiale alimentare. Il 6 novembre 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato segretario del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.

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