sabato, agosto 07, 2010
Ha riaperto i battenti dopo 23 anni di chiusura il cinema di Jenin, in Cisgiordania. Alla presenza di numerosi esponenti dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) sugli schermi è stato proiettato il docu-film “Heart of Jenin”, la storia di un padre palestinese che donò gli organi del figlio ucciso nei combattimenti a pazienti israeliani in lista d’attesa per un trapianto.

Agenzia Misna - “Abbiamo voluto trasmettere questo film come prima proiezione per indicare alla gente che c’è ancora speranza per un futuro diverso” ha detto il regista tedesco dell’opera Marcus Vetter presentando la serata di gala. Tra i presenti in sala anche il primo ministro palestinese Salam Fayyad secondo cui l’evento “dimostra il desiderio del popolo palestinese di continuare a vivere”. Chiuso dopo lo scoppio della prima Intifada nel 1987, il cinema di Jenin è rimasto inattivo per oltre 20 anni, mentre la cittadina è diventata teatro di alcune delle più sanguinose battaglie del conflitto israelo-palestinese; nel 2002 gli scontri a fuoco tra le due parti causarono la morte di 54 palestinesi e 23 soldati israeliani. “Mio figlio è morto per strada perché non c’era altro posto in cui potesse rifugiarsi – ha raccontato Ismail Khatib – per questo volevo uno spazio dove i giovani potessero stare, un posto sicuro e normale”.


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