martedì, agosto 03, 2010
Continua ad essere drammatica la situazione nel Pakistan nord-occidentale, colpito da devastanti alluvioni che finora hanno causato 1400 vittime e centinaia di migliaia di sfollati.

Radio Vaticana - E una nuova ondata di maltempo si sta abbattendo su queste regioni che sono già tra le più povere del Paese. La comunità internazionale si è mobilitata per i soccorsi, ma la difficoltà maggiore – denuncia l’Onu – è l’accesso alle zone alluvionate. Dal canto suo, la Conferenza episcopale italiana ha stanziato un milione di euro dei fondi derivanti dall'otto per mille per far fronte alle prime emergenze e ai bisogni della popolazione colpita. Sulla situazione in Pakistan, ascoltiamo Paolo Beccegato, responsabile dell’area internazionale della Caritas italiana, al microfono di Sergio Centofanti (ascolta):

R. - Il bilancio delle vittime continua a salire: sono decine di migliaia - diciamo attorno alle 30 mila - le persone che devono essere ancora salvate e quindi che si trovano ancora in situazioni molto pericolose e quindi da portare al sicuro. Un milione e mezzo i senza tetto, rischio di epidemie, distruzione di raccolti (cotone, riso, canna da zucchero). E’ un quadro veramente molto allarmante!


D. - Quali sono le necessità più impellenti?


R. - Questa zona del Pakistan è già una zona molto a rischio, una zona molto povera, una zona già provata da precedenti calamità: questo milione e mezzo di persone che hanno perso sostanzialmente tutto sono persone da assistere urgentemente con viveri, acqua potabile soprattutto, ma anche vaccinazioni ed assistenza sanitaria, tanto più che il Pakistan è una popolazione molto giovane e quindi gran parte di queste persone sono bambini. C’è bisogno veramente di un aiuto a 360 gradi.



D. - Qual è l’appello che lancia la Caritas?



R. - In questo momento la Caritas Pakistan sta aiutando 1.300 famiglie, portando loro soprattutto generi di prima necessità e quindi cibo ed acqua potabile in primis. I programmi per i prossimi giorni sono di raddoppiare questi beneficiari e aiutarne almeno 3.000. Noi abbiamo stanziato centomila euro per questa prima fase, ma sicuramente sarà necessario molto di più. Sul nostro sito ci sono tutti i riferimenti per contribuire con offerte sia su conto corrente postale, sia su quello bancario, sia anche portando direttamente le offerte presso le nostre sedi. In particolare il conto corrente postale è il 347013, indicando nella causale “Emergenza Pakistan".


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