Nella regione di Afar in Somalia i sismologi possono osservare dal vivo la deriva dei continenti. Non c’è fretta. Ci vorranno infatti almeno altri 10 milioni di anni perché nella regione di Afar in Etiopia si formi un nuovo oceano, ma come ha raccontato pochi giorni fa Tim Wright, ricercatore dell’Università di Leeds, alla Royal Society Summer Science Exhibition, i segnali negli ultimi anni sono stati inequivocabili.
di Federica Sgorbissa
OggiScienza - Nel 2005, in soli dieci giorni, nella zona desertica etiope si è aperta una spaccatura lunga ben 60 chilometri. Roccia fusa proveniente dagli strati profondi della Terra continua a sgocciolare fuori dalla fessura, allargandola lentamente. L’ultima eruzione sotterranea che è stata registrata risale appena allo scorso maggio.
Il Corno d’Africa, sostengono gli scienziati, prima o poi si staccherà definitivamente lasciando spazio a un nuovo mare. Grosse porzioni dell’area di Afar infatti si trovano sotto il livello del mare e in certi punti (in Eritrea) sono divise dall’oceano da soli 20 metri di terra. (video)
L’area rappresenta per i sismologi un vero e proprio laboratorio all’aperto. Negli ultimi cinque anni infatti gli scienziati hanno potuto osservare come le due placche continentali si allontanino l’una dall’altra e comprendere l’importanza del magma in questo processo. “Abbiamo seguito la salita del magma dagli strati sotto la crosta terrestre fino a quando si insinua nelle spaccature e solidifica a formare nuova crosta, o erutta sulla superficie,” ha spiegato Wright.
Il processo in atto nella zona di Afar sta letteralmente tirando il fazzoletto di terra in due direzioni opposte facendolo sprofondare. Il risultato alla lunga sarà che parti dell’Etiopia del sud e della Somalia si staccheranno, creando una nuova isola, mentre il continente Africano diventerà più piccolo. Gli scienziati si ritengono fortunati, normalmente il processo di deriva dei continenti è visibile nelle dorsali oceaniche, nel bel mezzo degli oceani e lontano dagli occhi. In questo caso invece tutto avviene sulla superficie terrestre.
Ai fortunati che si receranno alla Royal Society Summer Science Exhibition a Londra, Wright offre un’esibizione dal titolo “Fast and furious: witnessing the birth of Africa’s new ocean” dove i visitatori possono vedere un video interattivo 3D della regione di Afar.
di Federica SgorbissaOggiScienza - Nel 2005, in soli dieci giorni, nella zona desertica etiope si è aperta una spaccatura lunga ben 60 chilometri. Roccia fusa proveniente dagli strati profondi della Terra continua a sgocciolare fuori dalla fessura, allargandola lentamente. L’ultima eruzione sotterranea che è stata registrata risale appena allo scorso maggio.
Il Corno d’Africa, sostengono gli scienziati, prima o poi si staccherà definitivamente lasciando spazio a un nuovo mare. Grosse porzioni dell’area di Afar infatti si trovano sotto il livello del mare e in certi punti (in Eritrea) sono divise dall’oceano da soli 20 metri di terra. (video)
L’area rappresenta per i sismologi un vero e proprio laboratorio all’aperto. Negli ultimi cinque anni infatti gli scienziati hanno potuto osservare come le due placche continentali si allontanino l’una dall’altra e comprendere l’importanza del magma in questo processo. “Abbiamo seguito la salita del magma dagli strati sotto la crosta terrestre fino a quando si insinua nelle spaccature e solidifica a formare nuova crosta, o erutta sulla superficie,” ha spiegato Wright.
Il processo in atto nella zona di Afar sta letteralmente tirando il fazzoletto di terra in due direzioni opposte facendolo sprofondare. Il risultato alla lunga sarà che parti dell’Etiopia del sud e della Somalia si staccheranno, creando una nuova isola, mentre il continente Africano diventerà più piccolo. Gli scienziati si ritengono fortunati, normalmente il processo di deriva dei continenti è visibile nelle dorsali oceaniche, nel bel mezzo degli oceani e lontano dagli occhi. In questo caso invece tutto avviene sulla superficie terrestre.
Ai fortunati che si receranno alla Royal Society Summer Science Exhibition a Londra, Wright offre un’esibizione dal titolo “Fast and furious: witnessing the birth of Africa’s new ocean” dove i visitatori possono vedere un video interattivo 3D della regione di Afar.
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