Abdul Rasheed, della Tablighi Jamaat, sostiene la reciprocità. Apprezza il papa e il Sinodo per il Medio oriente, che parlerà della libertà religiosa nei Paesi islamici. Il musulmano sunnita è andato due volte in Europa a predicare l’islam in Svezia, Spagna e Portogallo.
Mumbai (AsiaNews) – Abdul Rasheed, predicatore musulmano sunnita, crede nella reciprocità. E siccome lui è libero di venire in Europa a predicare l’islam, non vede nulla di male nel permettere ai cristiani di predicare il Vangelo nei Paesi islamici. Abdul Rasheed, piccolo imprenditore del distretto di Thane (Maharashtra), è membro della Tablighi Jamaat, un’organizzazione internazionale per la rinascita dell’islam e la sua diffusione nel mondo. Nei mesi scorsi, per la seconda volta, egli ha viaggiato in Europa, predicando e insegnando a gruppi di musulmani in Svezia, Spagna ( Barcellona) e Portogallo.
“In questi Paesi – dice ad AsiaNews - non vi è alcuna restrizione sulla preghiera e non vi sono restrizioni governative nel seguire i precetti dell’islam. Anche il burqa non è proibito in queste tre nazioni”.
Rasheed specifica: “In Svezia la nostra gente prega in locali specifici. Anche il mio insegnamento è avvenuto in questi luoghi, all’interno di aree residenziali messi a disposizione delle amministrazioni per lo sport e l’intrattenimento”. Proprio in Svezia e a Barcellona egli ha potuto incontrare diversi svedesi convertiti all’islam, divenuti “musulmani devoti e praticanti”.
In tutti i Paesi islamici è proibito il proselitismo e la missione dei cristiani. In diversi è proibito perfino portare una croce al collo, o radunarsi in privato per la preghiera. Abdul Rasheed sostiene invece la reciprocità è afferma che è giusto che i cristiani abbiano libertà di annunciare il Vangelo, soprattutto in Medio oriente. “Purtroppo – egli dice – in queste restrizioni vi è mescolata tanta politica. In molti Paesi mediorientali, tante cose contrarie all’islam sono legali, come ad esempio vendere liquori, o permettere certe forme di intrattenimento. Se i governi permettono cose così, perché si scatenano contro il Vangelo predicato dai cristiani?”.
Il prossimo Sinodo delle Chiese del Medio oriente, che sarà celebrato in Vaticano in ottobre, avrà a tema anche la piena libertà religiosa per i cristiani nei Paesi islamici e il loro diritto a predicare la fede alla pari con i musulmani.
Abdul Rasheed esprime apprezzamento per il Sinodo e per papa Benedetto XVI. “Rispettare i leader religiosi – spiega – fa parte dell’insegnamento di Maometto”
Mumbai (AsiaNews) – Abdul Rasheed, predicatore musulmano sunnita, crede nella reciprocità. E siccome lui è libero di venire in Europa a predicare l’islam, non vede nulla di male nel permettere ai cristiani di predicare il Vangelo nei Paesi islamici. Abdul Rasheed, piccolo imprenditore del distretto di Thane (Maharashtra), è membro della Tablighi Jamaat, un’organizzazione internazionale per la rinascita dell’islam e la sua diffusione nel mondo. Nei mesi scorsi, per la seconda volta, egli ha viaggiato in Europa, predicando e insegnando a gruppi di musulmani in Svezia, Spagna ( Barcellona) e Portogallo.“In questi Paesi – dice ad AsiaNews - non vi è alcuna restrizione sulla preghiera e non vi sono restrizioni governative nel seguire i precetti dell’islam. Anche il burqa non è proibito in queste tre nazioni”.
Rasheed specifica: “In Svezia la nostra gente prega in locali specifici. Anche il mio insegnamento è avvenuto in questi luoghi, all’interno di aree residenziali messi a disposizione delle amministrazioni per lo sport e l’intrattenimento”. Proprio in Svezia e a Barcellona egli ha potuto incontrare diversi svedesi convertiti all’islam, divenuti “musulmani devoti e praticanti”.
In tutti i Paesi islamici è proibito il proselitismo e la missione dei cristiani. In diversi è proibito perfino portare una croce al collo, o radunarsi in privato per la preghiera. Abdul Rasheed sostiene invece la reciprocità è afferma che è giusto che i cristiani abbiano libertà di annunciare il Vangelo, soprattutto in Medio oriente. “Purtroppo – egli dice – in queste restrizioni vi è mescolata tanta politica. In molti Paesi mediorientali, tante cose contrarie all’islam sono legali, come ad esempio vendere liquori, o permettere certe forme di intrattenimento. Se i governi permettono cose così, perché si scatenano contro il Vangelo predicato dai cristiani?”.
Il prossimo Sinodo delle Chiese del Medio oriente, che sarà celebrato in Vaticano in ottobre, avrà a tema anche la piena libertà religiosa per i cristiani nei Paesi islamici e il loro diritto a predicare la fede alla pari con i musulmani.
Abdul Rasheed esprime apprezzamento per il Sinodo e per papa Benedetto XVI. “Rispettare i leader religiosi – spiega – fa parte dell’insegnamento di Maometto”
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.