martedì, maggio 25, 2010
“Mantenere e consolidare la pace grazie allo sport” è il tema della Giornata internazionale dell’Africa che si celebra oggi nell’anniversario della nascita dell’Organizzazione dell’Unione Africana (OUA), il 25 Maggio 1963, un organismo divenuto poi nel 2002 Unione Africana (UA).

Giornata internazionale dell’AfricaAgenzia Misna - A ormai pochi giorni dall’avvio in Sudafrica dei primi Mondiali di calcio a sud del Sahara e in anno dedicato alla pace e alla sicurezza del continente, secondo il presidente delle Commissione dell’UA Jean Ping il tema scelto per la Giornata è una sintesi della “volontà africana di compiere tutti gli sforzi possibili per costruire un’Africa di pace e prosperità, inserita a pieno titolo e con un ruolo dinamico sulla scena internazionale”. Evocando “la forza e il ruolo dello sport a favore della pace e della coesione sociale” nel suo messaggio per la Giornata Ping ha ricordato che la Coppa del mondo di rugby del 1995, giocata in Sudafrica, “rappresentò il sigillo della riconciliazione” dopo anni di apartheid; per di più – ha sottolineato il presidente della Commissione dell’UA - il gesto del presidente Nelson Mandela, che in quell’occasione indossò la maglia verde-oro degli ‘Springboks’, una nazionale “considerata squadra nemica della comunità nera”, è diventato “un simbolo di unità ritrovata e di riconciliazione attraverso lo sport”. Strumento in grado di catturare l’attenzione delle giovani generazioni e dei media, questo il messaggio più generale della Giornata di oggi, lo sport può anche diventare un mezzo di sensibilizzazione, di formazione ai valori della tolleranza e del rispetto dell’altro, uno strumento grazie al quale promuovere la pace tra gruppi e tra paesi. In situazioni delicate di “post-conflitto” lo sport può anche rivelarsi protagonista di difficili processi di ricostruzione, di convivenza e di dialogo tra comunità inizialmente rivali, con sfollati o rifugiati. “La pace non significa soltanto assenza di guerra, è anche sinonimo di sviluppo” ha evidenziato Ping, convinto che lo sport sia “mezzo di inclusione sociale” e possa favorire il “valore della solidarietà”, un concetto da applicare anche nello “sfruttamento finora parziale degli immensi potenziali del continente”. Nell’anno in cui 17 paesi africani festeggiano il cinquantenario della loro indipendenza, il presidente della Commissione dell’UA ha invitato i dirigenti africani a costruire “con un’impresa collettiva il sogno dei ‘Padri fondatori’: un continente indipendente, unito, prospero e in pace”. Ricco di spunti anche il messaggio per la Giornata dell’Africa del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Secondo il dirigente dell’Onu, il movimento di indipendenza che ha “investito l’Africa 50 anni fa ha il merito di aver dato nuovi indirizzi all’agenda mondiale, di aver dato nuovi membri all’Onu (…), ricordando alla comunità internazionale la sua responsabilità nei confronti dei più vulnerabili e che siamo tutti parte della grande famiglia delle nazioni”. Rispetto ai grandi nodi dello sviluppo africano, Ban Ki-moon ha sottolineato la necessità di creare “partenariati positivi”; alleanze cruciali anche per raggiungere gli ‘Obiettivi di sviluppo del Millennio’ dell’Onu nel settore della lotta alla povertà e dei diritti umani.

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