Un piano di azione regionale a sostegno di politiche e azioni dei paesi dell’Africa occidentale nella lotta ai cambiamenti climatici è stato approvato ad Accra, in Ghana, dai ministri dell’ambiente degli stati membri della Comunità economica dell’Africa occidentale (Cedeao).
Radio Vaticana - Da mesi - riferisce l'agenzia Misna - l’organizzazione regionale è impegnata nella messa a punto di una strategia comune per ridurre la vulnerabilità dei singoli Paesi di fronte alle pesanti conseguenze del riscaldamento globale – che si manifesta con periodi prolungati di siccità seguiti da alluvioni – sulla vita quotidiana delle popolazioni e le attività agricole vitali per la loro sicurezza alimentare. Il commissario della Cedeao, incaricato dell’agricoltura, dell’ambiente e delle risorse idriche, Ousseini Salifou, si è rallegrato del 'fronte comune' costituito dal continente africano durante il recente vertice sul clima di Copenhagen e ha invitato i dirigenti a rimanere uniti in vista dei futuri negoziati. Il ministro dell’ambiente del Ghana, Sherry Ayittey, ha invece sottolineato che il suo paese, come molti altri in Africa, si sta impegnando con buoni risultati per la riduzione dell’emissione di gas ad effetto serra. Consapevole della posta in gioco per il continente, l’Unione Africana ha convocato a Nairobi, dal 12 al 16 aprile, la prima conferenza dei ministri responsabili del settore e esperti in meteorologia, con il sostegno dell’Organizzazione mondiale di meteorologia (Omm) delle Nazioni Unite. “Fenomeni naturali pericolosi come siccità e inondazioni si manifestano con maggiore frequenza e intensità, affliggendo milioni di africani con conseguenze dirette su ogni settore di attività, dall’agricoltura alla pastorizia, dal turismo all’energia, dalla sanità ai trasporti” si legge nel comunicato di presentazione del vertice. “Oggi più che mai i servizi meteorologici africani devono essere considerati come degli attori cruciali dello sviluppo del continente, del benessere e della sicurezza delle popolazioni” ha detto Michel Jarraud, segretario generale dell’Omm, proponendo un rafforzamento della cooperazione tra Paesi africani, attraverso lo scambio di dati sul clima e l’acqua.
Radio Vaticana - Da mesi - riferisce l'agenzia Misna - l’organizzazione regionale è impegnata nella messa a punto di una strategia comune per ridurre la vulnerabilità dei singoli Paesi di fronte alle pesanti conseguenze del riscaldamento globale – che si manifesta con periodi prolungati di siccità seguiti da alluvioni – sulla vita quotidiana delle popolazioni e le attività agricole vitali per la loro sicurezza alimentare. Il commissario della Cedeao, incaricato dell’agricoltura, dell’ambiente e delle risorse idriche, Ousseini Salifou, si è rallegrato del 'fronte comune' costituito dal continente africano durante il recente vertice sul clima di Copenhagen e ha invitato i dirigenti a rimanere uniti in vista dei futuri negoziati. Il ministro dell’ambiente del Ghana, Sherry Ayittey, ha invece sottolineato che il suo paese, come molti altri in Africa, si sta impegnando con buoni risultati per la riduzione dell’emissione di gas ad effetto serra. Consapevole della posta in gioco per il continente, l’Unione Africana ha convocato a Nairobi, dal 12 al 16 aprile, la prima conferenza dei ministri responsabili del settore e esperti in meteorologia, con il sostegno dell’Organizzazione mondiale di meteorologia (Omm) delle Nazioni Unite. “Fenomeni naturali pericolosi come siccità e inondazioni si manifestano con maggiore frequenza e intensità, affliggendo milioni di africani con conseguenze dirette su ogni settore di attività, dall’agricoltura alla pastorizia, dal turismo all’energia, dalla sanità ai trasporti” si legge nel comunicato di presentazione del vertice. “Oggi più che mai i servizi meteorologici africani devono essere considerati come degli attori cruciali dello sviluppo del continente, del benessere e della sicurezza delle popolazioni” ha detto Michel Jarraud, segretario generale dell’Omm, proponendo un rafforzamento della cooperazione tra Paesi africani, attraverso lo scambio di dati sul clima e l’acqua.| Tweet |
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