sabato, novembre 21, 2009
Una tragedia spaventosa si sta consumando nel Nord Ovest della Repubblica Democratica del Congo, stando ad una denuncia dell'Onu di cui riferisce la Bbc

RadioVaticana - Nelle ultime due settimane, a causa di scontri tra etnie rivali per il diritto alla pesca in alcune aree, ci sono stati almeno un centinaio di morti, mentre una massa disperata di profughi cerca di abbandonare le zone del conflitto. Finora, sono state contate oltre 50mila persone, molti bimbi senza più genitori, così come le donne incinte. E l'esodo continua senza sosta. L'Onu ha inviato sul posto un gruppo di caschi blu, ma si tratta di un numero esiguo, perché la stragrande maggioranza delle forze Onu in Congo è impegnata nel Nord Est, area ricchissima di materie prime, sconvolta da violenze etnico-politiche da molti anni. La situazione è degenerata quando le etnie Lobala e Boba, che popolano quella regione, hanno rotto un patto sulla suddivisione delle rispettive aree di pesca, che reggeva da decenni. Da allora, una deriva di violenze spietate che, stando agli osservatori, non accennano a diminuire. Sarebbero, peraltro, i Lobala ad avere la meglio: mentre i villaggi bruciano, la gente viene trucidata, e chi può fugge. Senza più nulla, senza sapere dove.

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