Il 15 luglio 2008, insieme a centinaia di giovani nel molo di Barangaroo, nella baia di Sydney, il cardinale George Pell celebrava la Messa di apertura della XXIII edizione della Giornata Mondiale della Gioventù targata Australia dal tema “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”.
Radio Vaticana - Un evento che fece confluire migliaia di giovani fedeli da tutto il mondo in terra australiana per vivere una settimana nel segno dello Spirito Santo. Giorni colmi di fraternità culminati nella Messa finale, in cui ben 350mila persone, arrivate da ogni parte del mondo affollarono lo stadio di Randwich per incontrare Benedetto XVI. Se allora gli australiani rimasero sorpresi e piacevolmente travolti dalla gioia dei pellegrini, tanto da ricredersi da un’ipotetica invasione, ora ad un anno di distanza, è tempo di commemorazioni e di tracciare bilanci. “Ricordare quei giorni per noi è doveroso- ci ha raccontato mons. Julian Charles Porteous vescovo ausiliare di Sydney - dopo un anno la differenza lampante è che i fedeli vivono con maggior partecipazione la vita della Chiesa e al tempo stesso sono aumentate le conversioni”. E proprio in Sydney, teatro principale della Gmg, si terrà dal 19 al 26 di luglio il congresso “The new evangelisation. Abbracciamo la nuova evangelizzazione”. “In questa settimana - ci spiega Porteous - i giovani potranno esprimere la loro fede, proprio come un anno fa attraverso momenti ricreativi, ma sopratutto di preghiera e forum di discussioni ”. Parole di apprezzamento arrivano anche da mons. Joseph Angelo Grech, vescovo della diocesi di Sandhurst nello Stato del Victoria, che afferma: “L’arrivo del Papa è stato un segnale positivo, i nostri fedeli hanno acquistato la consapevolezza della fede. Sono tante le iniziative in programma nelle nostre parrocchie, celebreremo il ricordo di quei momenti attraverso strumenti come l’adorazione eucaristica e le catechesi. Quest’ultime sono state una vera e propria sorpresa e oggi sono molto apprezzate dai giovani, che nella mia parrocchia tutte le domeniche, prima della Messa gli concedono un’ora”. Anche mons. Anthony Colin Fisher, vescovo ausiliare di Sydney e responsabile della Gmg afferma: “La reazione è stata inaspettata, ma questo ci riempie di gioia. Molti giovani mi hanno detto, che questo evento gli ha cambiato la vita e non se lo dimenticheranno mai più”. Festeggiamenti che continueranno anche oltre questa settimana con i giorni diocesani dei giovani, che si svolgeranno dal 11 al 13 di Settembre nella diocesi di Darwin, nei Territori del Nord. E dopo aver passato il testimone ai coetanei spagnoli, i giovani australiani si preparano già per Madrid 2011 e continuare così a testimoniare il loro cammino di fede. (A cura di Francesca Baldini)
Radio Vaticana - Un evento che fece confluire migliaia di giovani fedeli da tutto il mondo in terra australiana per vivere una settimana nel segno dello Spirito Santo. Giorni colmi di fraternità culminati nella Messa finale, in cui ben 350mila persone, arrivate da ogni parte del mondo affollarono lo stadio di Randwich per incontrare Benedetto XVI. Se allora gli australiani rimasero sorpresi e piacevolmente travolti dalla gioia dei pellegrini, tanto da ricredersi da un’ipotetica invasione, ora ad un anno di distanza, è tempo di commemorazioni e di tracciare bilanci. “Ricordare quei giorni per noi è doveroso- ci ha raccontato mons. Julian Charles Porteous vescovo ausiliare di Sydney - dopo un anno la differenza lampante è che i fedeli vivono con maggior partecipazione la vita della Chiesa e al tempo stesso sono aumentate le conversioni”. E proprio in Sydney, teatro principale della Gmg, si terrà dal 19 al 26 di luglio il congresso “The new evangelisation. Abbracciamo la nuova evangelizzazione”. “In questa settimana - ci spiega Porteous - i giovani potranno esprimere la loro fede, proprio come un anno fa attraverso momenti ricreativi, ma sopratutto di preghiera e forum di discussioni ”. Parole di apprezzamento arrivano anche da mons. Joseph Angelo Grech, vescovo della diocesi di Sandhurst nello Stato del Victoria, che afferma: “L’arrivo del Papa è stato un segnale positivo, i nostri fedeli hanno acquistato la consapevolezza della fede. Sono tante le iniziative in programma nelle nostre parrocchie, celebreremo il ricordo di quei momenti attraverso strumenti come l’adorazione eucaristica e le catechesi. Quest’ultime sono state una vera e propria sorpresa e oggi sono molto apprezzate dai giovani, che nella mia parrocchia tutte le domeniche, prima della Messa gli concedono un’ora”. Anche mons. Anthony Colin Fisher, vescovo ausiliare di Sydney e responsabile della Gmg afferma: “La reazione è stata inaspettata, ma questo ci riempie di gioia. Molti giovani mi hanno detto, che questo evento gli ha cambiato la vita e non se lo dimenticheranno mai più”. Festeggiamenti che continueranno anche oltre questa settimana con i giorni diocesani dei giovani, che si svolgeranno dal 11 al 13 di Settembre nella diocesi di Darwin, nei Territori del Nord. E dopo aver passato il testimone ai coetanei spagnoli, i giovani australiani si preparano già per Madrid 2011 e continuare così a testimoniare il loro cammino di fede. (A cura di Francesca Baldini)| Tweet |
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