giovedì, maggio 28, 2009
Un documento dell'intelligenge accusa Caracas e La Paz, che smentiscono

"Abbiamo informazioni secondo le quali La Paz e Caracas forniscono uranio all'Iran per il suo programma nucleare". Queste le parole contenute all'interno di un documento diffuso dalla stampa e prodotto dal ministero degli Esteri israeliano.


PeaceReporter - "Non avremmo voluto che questo documento uscisse allo scoperto e fosse diffuso" dice il portavoce del ministero Igal Palmor che ha aggiunto: "Ci dispiace che alcune informazioni siano venute alla luce". Il documento, diffuso come detto dalla stampa israeliana è il frutto di un lavoro dei servizi segreti di Tel Aviv e come scopo potrebbe avere quello di bloccare il processo di avvicinamento fra Washington e Teheran, passando dai rapporti fra Ahmadinejad, Chavez e Morales. Dalla Bolivia nessuna conferma alla notizia della somministrazione di uranio all'Iran. I due paesi godono di ottimi rapporti bilaterali rafforzati nel 2007 con una serie di accordi economici. Uno di questi riguarda anche "il diritto di tutti i paesi a sviluppare programmi nucleari a fini pacifici nell'ambito di un programma di non proliferazione delle armi nucleari ma come mezzo di sviluppo socio economico e tecnologico del suo popolo". Ma in Israele la pensano in modo differente. Anche le rassicurazioni iraniane sul fine esclusivamente pacifico del proprio progetto nucleare non fanno cambiare idea a Tel Aviv.


Nel frattempo dalla Bolivia il ministro de Mineria, Alberto Echazù fa sapere che nel paese non si produce uranio. Esiste un'azienda privata nella provincia di Santa Cruz che estrae un minerale, la tantalite, al cui interno si trovano minime percentuali di uranio. Echazù è stato anche più categorico sottolineando che la Bolivia non ha mai prodotto, e per il momento non ha intenzione di produrre uranio. Ci si chiede come faccia a esportarlo in Iran.
"Se esiste un'informativa di un'agenzia di sicurezza israeliana che segnala questa cosa, semplicemente sospettiamo che i servizi d'intelligence israeliani soffrono di una severa crisi di capacità" dice il cancelliere boliviano Juan Ramon Quintana.

Il documento israeliano, però, mette in mezzo anche il Venezuela dell'istrionico presidente Hugo Chavez. "Le relazioni fra Venezuela e Iran sono particolarmente strette" dice ancora la documentazione israeliana che continua:"Caracas aiuta Teheran a schivare le sanzioni concedendo salvacondotti di viaggio a cittadini iraniani, permettendo loro di spostarsi con la più totale impunità in tutti gli Stati dell'America Latina". Non solo. Forse per dare maggiore eco alla notizia gli israeliani sostengono che Chavez stia aiutando la nascita di gruppi Hezbollah nel nord del Venezuela e nella prestigiosa e turistica Isla Margarita. Da Caracas al momento le bocche sono cucite. E c'è anche chi giura che Venezuela e Bolivia possano solo essere i tramiti di questa operazione commerciale. E allora chi ci sarebbe dietro l'estrazione e la vendita di uranio a Ahmadinejad? La risposta è difficile e nemmeno gli israeliani sanno da che parte iniziare. "Non siamo in grado di confermare l'indiscrezione" dicono i portavoce del ministero degli Esteri di Israele. Però intanto mettono le mani avanti. Non si sa mai.


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