mercoledì, gennaio 07, 2009
Radio Vaticana - A renderlo noto è mons. Wenceslao Padilla, prefetto apostolico di Ulaanbaatar in una lettera inviata in occasione del Natale al rettore maggiore dei salesiani don Pasqual Chávez Villanueva. Nella stessa lettera il presule oltre ad esprimere gratitudine alla congregazione dei figli di Don Bosco per l’opera di evangelizzazione in Mongolia, esprime il desiderio e l’augurio di veder crescere la presenza della Chiesa nel suo Paese. Presente con le prime missioni dal 1992, la chiesa cattolica in Mongolia oggi conta circa 500 fedeli. Nella lettera mons. Padilla ripercorre gli avvenimenti più significativi che hanno segnato la vita della comunità cattolica mongola nell’anno appena passato. Tra gli altri, come riporta L’Osservatore Romano, la visita di studenti universitari e medici della Corea del Sud e di Taiwan. I primi hanno partecipato alle attività di volontariato organizzate dalla Chiesa locale, mentre i medici hanno curato i poveri che vivono nelle zone dove operano i missionari. Tra gli avvenimenti più importanti della comunità cattolica locale è il battesimo di cento fedeli e l’ingresso nel seminario della Corea del Sud del primo aspirante sacerdote mongolo. Il presule ribadisce in chiusura della lettera, il suo obiettivo primario per il futuro, quello cioè di accrescere l’attività della chiesa nel Paese e la costruzione della prima scuola cattolica. (F.C.)



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