"La Cina non ha l’autorità morale per essere una superpotenza" - Il leader tibetano guadagna il sostegno del parlamento europeo per l’autonomia (e non l’indipendenza) del Tibet. In Polonia il Dalai Lama incontrerà Sarkozy. In Cina si vuole boicottare i prodotti francesi, ma il ministero degli esteri chiede ai nazionalisti cinesi un atteggiamento “calmo e razionale”.
Bruxelles (AsiaNews/Agenzie) – La Cina manca di autorità morale per essere una vera superpotenza: lo ha detto il Dalai Lama davanti all’assemblea del parlamento europeo a Bruxelles. Il leader tibetano ha affermato che Pechino meriterebbe essere una superpotenza, date le dimensioni della sua popolazione, la sua forza militare ed economica, ma “un fattore importante è l’autorità morale e questa è ciò che manca”. Il Dalai Lama ha citato “il livello poverissimo di rispetto per i diritti umani, la libertà religiosa, la libertà di espressione e la libertà di stampa” e ha aggiunto che a causa della “troppa censura… l’immagine della Cina nel campo dell’autorità morale è povera, molto povera”.
Secondo il Premio Nobel, questa autorità morale andrebbe espressa affrontando i problemi del Tibet, dello Xinjiang, di Hong Kong e di Taiwan.
L’arrivo del Dalai Lama al parlamento europeo è stato accolto da applausi; alcuni parlamentari hanno perfino sventolato la bandiera tibetana.
Hans-Gert Pöttering, presidente del parlamento, ha assicurato che l’Europa continuerà “a difendere i diritti del popolo tibetano alla propria cultura e alla propria religione”.
“Se cessiamo di batterci per questi principi – ha detto – rinunciamo a noi stessi”. Egli ha quindi domandato alle autorità cinesi di “dare prova” di impegno reale nei dialoghi con i tibetani, giungendo a dei risultati.
Dopo la repressione a Lhasa nel marzo scorso, il presidente francese Sarkozy – oggi presidente di turno dell’Unione Europea - aveva minacciato il boicottaggio delle cerimonie olimpiche se Pechino non avesse ripreso i dialoghi col governo tibetano in esilio, fermi da anni. Prime delle Olimpiadi la Cina ha ripreso i colloqui, ma essi sono infruttuosi perché la Cina continua ad accusare il Dalai Lama di voler dividere “la nazione cinese”.
Il Dalai Lama ha ripetuto davanti ai parlamentari Ue che egli non vuole l’indipendenza del Tibet, ma solo un’autonomia che salvi il Tibet dal “genocidio culturale” a cui è sottoposto dall’occupazione cinese.
Il leader tibetano è atteso oggi a Gdansk, in Polonia, per celebrare insieme ad altri Premi Nobel i 25 anni del Nobel per la Pace a Lech Walesa. Nell’occasione incontrerà anche il presidente Sarkozy.
L’aperto appoggio alla causa tibetana – come anche il premio Sakharov assegnato al dissidente democratico Hu Jia – rivelano un cambiamento di tono dell’Ue nei confronti di Pechino. A causa di ciò, la Cina ha minacciato ritorsioni economiche, ma un rappresentante francese ha sminuito le minacce, sottolineando che “i cinesi hanno bisogno degli investimenti occidentali”, soprattutto in questo periodo di crisi economica.
In Cina la decisione di Sarkozy di incontrare il Dalai Lama ha provocato molte critiche contro la Francia sui blog nazionalisti, che domandano il boicottaggio dei prodotti francesi. Liu Jianchao, portavoce del ministero cinese degli esteri, pur manifestando “insoddisfazione” per la posizione europea e francese, ha chiesto al pubblico cinese di agire in modo “calmo e razionale”.
Bruxelles (AsiaNews/Agenzie) – La Cina manca di autorità morale per essere una vera superpotenza: lo ha detto il Dalai Lama davanti all’assemblea del parlamento europeo a Bruxelles. Il leader tibetano ha affermato che Pechino meriterebbe essere una superpotenza, date le dimensioni della sua popolazione, la sua forza militare ed economica, ma “un fattore importante è l’autorità morale e questa è ciò che manca”. Il Dalai Lama ha citato “il livello poverissimo di rispetto per i diritti umani, la libertà religiosa, la libertà di espressione e la libertà di stampa” e ha aggiunto che a causa della “troppa censura… l’immagine della Cina nel campo dell’autorità morale è povera, molto povera”.Secondo il Premio Nobel, questa autorità morale andrebbe espressa affrontando i problemi del Tibet, dello Xinjiang, di Hong Kong e di Taiwan.
L’arrivo del Dalai Lama al parlamento europeo è stato accolto da applausi; alcuni parlamentari hanno perfino sventolato la bandiera tibetana.
Hans-Gert Pöttering, presidente del parlamento, ha assicurato che l’Europa continuerà “a difendere i diritti del popolo tibetano alla propria cultura e alla propria religione”.
“Se cessiamo di batterci per questi principi – ha detto – rinunciamo a noi stessi”. Egli ha quindi domandato alle autorità cinesi di “dare prova” di impegno reale nei dialoghi con i tibetani, giungendo a dei risultati.
Dopo la repressione a Lhasa nel marzo scorso, il presidente francese Sarkozy – oggi presidente di turno dell’Unione Europea - aveva minacciato il boicottaggio delle cerimonie olimpiche se Pechino non avesse ripreso i dialoghi col governo tibetano in esilio, fermi da anni. Prime delle Olimpiadi la Cina ha ripreso i colloqui, ma essi sono infruttuosi perché la Cina continua ad accusare il Dalai Lama di voler dividere “la nazione cinese”.
Il Dalai Lama ha ripetuto davanti ai parlamentari Ue che egli non vuole l’indipendenza del Tibet, ma solo un’autonomia che salvi il Tibet dal “genocidio culturale” a cui è sottoposto dall’occupazione cinese.
Il leader tibetano è atteso oggi a Gdansk, in Polonia, per celebrare insieme ad altri Premi Nobel i 25 anni del Nobel per la Pace a Lech Walesa. Nell’occasione incontrerà anche il presidente Sarkozy.
L’aperto appoggio alla causa tibetana – come anche il premio Sakharov assegnato al dissidente democratico Hu Jia – rivelano un cambiamento di tono dell’Ue nei confronti di Pechino. A causa di ciò, la Cina ha minacciato ritorsioni economiche, ma un rappresentante francese ha sminuito le minacce, sottolineando che “i cinesi hanno bisogno degli investimenti occidentali”, soprattutto in questo periodo di crisi economica.
In Cina la decisione di Sarkozy di incontrare il Dalai Lama ha provocato molte critiche contro la Francia sui blog nazionalisti, che domandano il boicottaggio dei prodotti francesi. Liu Jianchao, portavoce del ministero cinese degli esteri, pur manifestando “insoddisfazione” per la posizione europea e francese, ha chiesto al pubblico cinese di agire in modo “calmo e razionale”.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.